Politiche dell’immigrazione, una gestione deficitaria - QdS

Politiche dell’immigrazione, una gestione deficitaria

Chiara Borzi

Politiche dell’immigrazione, una gestione deficitaria

sabato 25 Luglio 2015

Missione della Commissione Bilancio e Diritti e libertà civili dell’Ue a Ct. L’Europa metterà a disposizione dell’Italia 240 mln in 7 anni

CATANIA – La Sicilia è la porta delle migrazioni. Bisogna sostenerla, e sostenere l’Italia come la Grecia, nel compito di accogliere i migranti. Sono queste alcune delle considerazioni emerse durante la missione della Commissione Bilancio e la Commissione diritti e libertà civili del Parlamento Europeo svoltasi a Catania. La trasferta siciliana è servita ai membri presenti dei due organi per conoscere da vicino la situazione che interessa la nostra regione, soprattutto in termini di gestione dei flussi migratori. è stata prestata attenzione e sono state evidenziate alcune carenze relative all’utilizzo dei fondi destinati al mantenimento dei migranti nei centri, nonchè messa sotto la lente d’ingrandimento l’attività svolta da autorità e addetti all’interno dei centri di accoglienza e gli hotspot locali. è stato contestualmente riconosciuto lo sforzo istituzionale ed economico fatto dalle autorità siciliane in zone “calde” come quella di Pozzallo. In merito alla questione dei fondi, le due commissioni hanno riconosciuto pubblicamente il marginale sostegno finanziario dato dall’Europa, ma anche ammesso che “la cattiva gestione delle risorse economiche fatte sul nostro territorio è di esclusiva competenza italiana”.

L’Europa, dunque, sostiene il lavoro dalle nostre autorità e in particolare dei centri di accoglienza in Sicilia, ma boccia qualsiasi gestione deficitaria del denaro concesso per le politiche dedicate all’immigrazione. A ricevere i giornalisti all’hotel Mercure di Catania sono stati il presidente della Commissione Finanze, del Controllo del Bilancio e dei Conti economici, Juan Arthuis e la vice presidente della Commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni, Iliana Iotova. Arthius ha annunciato che l’Europa metterà a disposizione dell’Italia 240milioni di euro che verranno spalmati in sette anni, una somma che la stessa Europa sa essere insufficiente per la gestione dei flussi migratori. “Ecco perché bisogna far sì che ogni attività sia trasparente ed efficace”, ha evidenziato il presidente Arthuis.

Confermano la scarsità dello stanziamento europeo sia l’europarlamentare siciliano Salvo Pogliese (Ppe) che Cecile Kyenge, ex ministro per l’Integrazione del governo Letta e oggi europarlamentare del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici. “Lavoriamo per ottenere maggiore sostegno economico – ha dichiarato Kyenge – molti costi appartengono a spese non coperte dai fondi europei per l’accoglienza, per questo ci stiamo muovendo per ottenere uno stanziamento che tenga conto anche di quei costi che non sono attualmente compresi nei fondi attributi agli stati”.

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