Una gestione efficiente per risanare l’Azienda - QdS

Una gestione efficiente per risanare l’Azienda

Monica Interisano

Una gestione efficiente per risanare l’Azienda

mercoledì 04 Novembre 2009

Forum con Armando Caruso, manager Azienda ospedaliera “Papardo” Messina

MESSINA – Che situazione ha trovato al momento del suo insediamento?
“Mi sono insediato il 1° settembre u.s. subentrando al Dr. Sirna nella qualità di Direttore Generale per l’ex Az. Papardo e nella qualità di Commissario per l’ex Az. Piemonte. Il mio primo impatto con l’Azienda – che, come è noto, è articolata in due presidi ospedalieri, Papardo e Piemonte – al di là dell’immediata percezione più che positiva, si è rivelato particolarmente impegnativo e gravoso per via degli eventi che hanno travolto tutti gli apparati e gli organismi aziendali; in primis la Direzione Generale, impegnata in prima linea: mi riferisco naturalmente alla complessa gestione della paziente affetta da conclamata influenza da virus A, poi purtroppo esitata con il decesso, e successivamente all’alluvione dei primi di ottobre che ha visto principalmente e particolarmente impegnato il Presidio Piemonte in tutte le sue componenti. Devo dire che comunque ho trovato un clima di grande collaborazione da parte di tutti che mi è stato di grande sostegno”.
Ci sono problemi dal punto di vista gestionale?
“Come è a tutti noto, la Legge n 5 dell’aprile 2009, ha di fatto rinnovato ed innovato l’organizzazione del servizio sanitario nell’ambito della Regione Sicilia, ponendo traguardi tanto ambiziosi quanto articolati e complessi. Mi riferisco – tra l’altro – all’accorpamento dei due Presidi ospedalieri “Papardo e Piemonte”, che impone una rivisitazione delle piante organiche ed un’attenta analisi del patrimonio strutturale, delle risorse umane, nonché di una programmazione delle risposte, in termini di servizi e di prestazioni che devono trovare riscontro e rispondenza con le risorse a disposizione. Da una prima, sommaria disamina, appare evidente una certa difformità di risorse che, in alcuni casi, sono insufficienti o mal ripartite: le alte specialità di cui dispone l’Azienda, (mi riferisco in particolare alla Cardiochirurgia, alla Neurochirurgia, alla Cardiologia, all’Utic, all’Ematologia, ecc.), hanno una dotazione di attrezzature e di spazi all’avanguardia a fronte di una dotazione organica non consona per potere garantire la piena funzionalità di strutture a così elevata complessità. La riqualificazione dell’offerta sanitaria è subordinata anche alle “sorti” del Polo Oncologico, alla sua collocazione funzionale, amministrativa e gestionale che indubbiamente vincola e condiziona la pianificazione ed il coordinamento mirato delle scelte da compiere nel medio e lungo termine”.
E dal punto di vista economico?
“Emerge una situazione di disavanzo cronicizzata. Il Piano di rientro varato dalla Regione Sicilia ha decurtato l’assegnazione dei fondi prevedendo, nell’ambito delle misure di contenimento della spesa, tra l’altro, il blocco del turn-over del personale a tempo indeterminato nella misura del 90% per il personale delle aree professionale, tecnica ed amministrativa e nella misura del 75% per il personale dell’area sanitaria”.
Il personale è sufficiente? Come è strutturato?
“Come ho già avuto modo di dire, la dotazione organica delle due ex Aziende è in atto al vaglio della direzione, resta fermo comunque che da una prima sommaria ricognizione, il personale in dotazione risulta abbastanza qualificato, pur rilevando che la formazione rivolta al personale non è stata adeguata. Infatti, a riguardo, ho previsto il coinvolgimento di professionisti interni, nel pool della Formazione, che avranno il compito di analizzare i bisogni formativi del personale e predisporre un Piano di obiettivi formativi volti a garantire e potenziare gli aspetti qualitativi dell’assistenza. Naturalmente tutte le proposte formative saranno svolte in house (dentro  le mura aziendali) ed a costo “zero” per l’Azienda. Per quanto riguarda i dirigenti medici sono stati appena assunti 3 neurochirurghi e siamo in attesa di concludere l’iter procedurale per l’acquisizione di 2 cardiochirurghi, in modo da poter garantire la massima qualità”.
 


Piano di riassetto e cartella clinica informatizzata fra gli obiettivi di prossima attuazione gestionale

Quali progetti avete in cantiere per il 2010?
“Il progetto più impegnativo è certamente la definitiva stabilizzazione dei “Presidi Papardo e Piemonte”. A tal proposito ho instaurato un feed back con l’assessorato ed in tempi brevi sarà varato un Piano di riassetto. Per il resto, il consolidamento ed il potenziamento dell’esistente è un traguardo da raggiungere attraverso l’impegno di tutti. Mi preme sottolineare che l’Azienda è dotata di tecnologie di altissimo livello e di professionisti di comprovata esperienza: basti pensare alle 2 apparecchiature di risonanza magnetica, endoscopia capsulare con video capsula per lo studio per le patologie infiammatorie neoplastiche ed emorragiche, agli interventi di cardiochirurgia a cuore battente o in extracorporea, una sala di emodinamica di ultima generazione ed una di prossima attivazione. Senza contare che è ferma intenzione di questa Direzione, accelerare il più possibile il completamento dei lavori che interessano il Polo Oncologico”.
Qual è il vostro grado di informatizzazione?
“In atto già al Presidio “Papardo” è stata adottata la cartella clinica informatizzata. Naturalmente questo ha comportato un impegnativo apparato progettuale informatico, si consideri che tutti i reparti si possono interfacciare con i servizi di radiologia, cardiologia e di laboratorio analisi per la richiesta e la lettura on-line dei referti con la possibilità anche di visionare le immagini radiologiche direttamente nei reparti che le hanno richieste; lo stesso è stato fatto anche presso il Quartiere Operatorio – sempre del Po Papardo – anch’esso totalmente informatizzato”.

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