La paura nasce con l’uomo, è un mezzo di difesa che accentua l’attenzione di fronte ai pericoli e aiuta ad affrontarli, se non prende il panico. In questo caso vince l’irrazionalità e i comportamenti diventano sconnessi e totalmente insufficienti per affrontare gli eventi che hanno generato la paura.
Ecco perché bisogna comprenderla profondamente, sapendo che non è una nemica, ma una sorta di anticorpo che consente di reagire di fronte ad eventi negativi. Solo se se ne comprende bene la natura, si è in condizione di costituire dentro il nostro cervello una sorta di antidoto per controllarla.
La paura genera adrenalina, oltre che stato emotivo. Se si sa adoperare, aiuta molto a superare le difficoltà.
In questo quadro, serve molto il nostro addestramento mentale, frutto di anni o decenni di autoeducazione, e il nostro stato mentale positivo che cerchi sempre il meglio per affrontare e superare gli eventi che vogliono danneggiarci.
Sarebbe stolto chi affermasse di non avere mai avuto (e di non avere) paura. Tuttavia, se si seguono i valori etici, che insegnano cosa fare, si trova in noi stessi la capacità di reagire e di muoverci verso mete utili.
E’ proprio il convincimento di potercela fare, anche in situazioni molto difficili, che genera in noi il necessario coraggio, indispensabile per affrontare i rischi. Quel coraggio che è la forza d’animo nel sopportare con serenità gli eventi negativi, e la rassegnazione di fronte a dolori fisici o morali, che ci consente di affrontare con decisione un pericolo, oppure nel dire o fare cosa che importi rischio o sacrificio.
Ecco che cosa è il coraggio!
E, peggio ancora, possiamo avere paura della paura, o paura del nulla. Questo è il tipico caso di chi non esce mai dalla propria abitazione per paura che un vaso gli cada in testa e lo uccida.
La paura dell’appuntamento con la morte è del tutto inutile perché quell’evento non ha soluzione e capita quando è scritto che debba capitare. L’importante è, come diceva il non dimenticato umorista Marcello Marchesi (1912 – 1978), morire in ottima salute.
Cosa fare per vincere la paura? Razionalizzare i nostri comportamenti; leggere tutto ciò che è accaduto nei millenni,cercare di capire perché è accaduto, quali siano state le cause e quali i comportamenti di persone che li hanno generati o che li hanno subiti.
Insomma, bisogna tentare di capire, capire e ancora capire. Perciò occorre sapere, sapere e ancora sapere.
Il coraggio della paura, la paura del coraggio. Sembrano due frasi contraddittorie, ma in effetti si legano perché costituiscono due aspetti della stessa medaglia. La paura dell’ignoto è quella più forte. Nessuno sa mai cosa ci accadrà domani o dopodomani, anche se è ragionevole mettere in atto dei meccanismi che, entro certi limiti, parino gli eventi negativi che ci possono capitare.
Avere consapevolezza della nostra pochezza di fronte alla vita di tutti i giorni è un elemento che ci può rinforzare e dare coraggio per affrontare situazioni anche impreviste, quando ci capitano.
Non bisogna mai perdere la testa e, entro certi limiti, restare lucidi e pensare come fare per superare le difficoltà che incontriamo. è semplice a dirsi, difficile a farsi. Pensare positivo aiuta molto a non aver paura, non cancellandola ma controllandola.
Noi siamo fatti di emozioni: ci sono quelle positive e le altre negative. Dobbiamo cercare di spingere lontano queste ultime e di godere a pieno delle prime.