Aereo in ritardo oppure cancellato? In Sicilia 50 mln di rimborsi non chiesti - QdS

Aereo in ritardo oppure cancellato? In Sicilia 50 mln di rimborsi non chiesti

Antonio Leo

Aereo in ritardo oppure cancellato? In Sicilia 50 mln di rimborsi non chiesti

mercoledì 05 Agosto 2015

Ogni giorno 300 persone potrebbero chiedere l’applicazione del regolamento Ue 261/2004. La startup AirHelp fornisce assistenza ai passeggeri. Risarcimenti fino a 600 euro

CATANIA – Quante volte vi è capitato, a causa di un ritardo dell’aereo, di restare intrappolati in quell’incubo ad aria condizionata – parafrasando il titolo di un noto libro di Henry Miller – che è il non luogo per eccellenza, l’aeroporto? Magari avete speso centinaia di euro per volare nel weekend ad Amsterdam, ma avete passato dodici ore a Fontanarossa o a Punta Raisi. Una sventura che accomuna centinaia di passeggeri, ogni giorno, negli scali dell’Isola. Tutti in fila ad aspettare, stralunati nelle sale d’attesa, appesi alle prese della corrente elettrica manco fossero quelle dell’ossigeno, stressati come sul grande raccordo anulare di Roma: tutti (o quasi) ignari di maturare nelle ore di vuoto un diritto sacrosanto. Quello al rimborso del proprio titolo di viaggio.
 
Secondo i dati fornitici da AirHelp – startup che dal 2013 aiuta i passeggeri a ottenere il risarcimento dalle compagnie aeree quando i loro voli hanno un ritardo superiore alle tre ore, sono cancellati o in overbooking – a Catania ci sono circa 6.115 passeggeri eleggibili per compensazione ogni mese (cioè ben 204 al giorno, come se ogni mattina partisse un aereo pieno zeppo di potenziali aventi diritto al rimborso). In soldoni, considerando una compensazione media di 450 euro, significa che alle compagnie aeree potrebbero essere chiesti 91.800 euro al giorno, quasi 3 milioni di euro al mese in possibili risarcimenti.
 
Si tratta, come specifica AirHelp, di un diritto acquisito in base al Regolamento dell’Unione Europea N.261/2004 (la cosiddetta “Flight delay compensation regulation”, atto comunitario direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri). Più contenuto – certamente per il diverso traffico di utenti – ma pur sempre da non sottovalutare, è il giro di potenziali rimborsi nel Capoluogo siciliano. A Palermo nel 2014 sono stati 2.186 i passeggeri eleggibili per compensazione ogni mese, circa 73 al giorno. Tradotto in moneta sarebbero 32.850 euro al giorno, per un controvalore di quasi un milione di euro al mese. Insomma, nei principali aeroporti siciliani, ogni giorno maturano un possibile diritto al rimborso quasi 300 persone, oltre 8 mila al mese. In un solo anno avrebbero potuto chiedere complessivamente quasi 50 milioni di euro.
Certo, va ribadito che si tratta di stime “possibili”. Anzitutto perché per accedere alla compensazione va dimostrato che l’aereo fosse in ritardo di tre ore oppure che il proprio volo fosse stato cancellato. Inoltre è necessario che la partenza avvenga da un aeroporto Ue oppure che l’aereo atterrato in un Paese dell’Ue faccia parte di una compagnia con sede in Europa. In secondo luogo perché la stragrande maggioranza dei passeggeri non ha cognizione di avere diritto a un rimborso fino a 600 euro (che certo non cambiano la vita, ma ripagano il tempo perso). Basti pensare che gli italiani consapevoli “sono lo 0,1%”, afferma Danilo Campisi, country manager di Air Help. Accedendo al sito della startup è possibile inviare la richiesta di risarcimento (che può riguardare anche voli in ritardo o cancellati negli ultimi tre anni, avendo l’EC 261/2004 effetto retroattivo), di cui verrà trattenuto un 25% in caso di vincita della causa e nulla in caso contrario. L’ammontare del rimborso varia a secondo della tratta (250 euro fino 1.500 km, 400 euro tra 1.500 e 3.500 km, 600 euro sopra i 3.500 km).
Ogni anno – sempre secondo AirHelp – in totale ci sono oltre 8 milioni di passeggeri aventi diritto al rimborso (per un controvalore di circa 2,5 miliardi di euro), ma soltanto il 2% lo richiedono. Probabilmente per timore di dover perdere (altro) tempo in cause lunghissime e dall’esito incerto. Preoccupazione adesso risolta da un semplice clic.
 

 
Bloccati al terminal, i giorni più roventi per i passeggeri
 
CATANIA – AirHelp ha fatto anche i conti dei giorni più “caldi” del 2014, quando i disagi sopportati dai passeggeri hanno fatto schizzare il numero degli aventi diritto al risarcimento.
Nello scalo catanese, il 15 giugno del 2014 ben 1.713 passeggeri risultano eleggibili per compensazione per un contro valore di oltre 770 mila euro. Il 27 luglio dello stesso anno, si  registrano a Fontanarossa 1.036 utenti potenzialmente risarcibili, equivalenti a oltre 466 mila euro in possibili compensazioni. Alle porte di ferragosto, si contano 1.312 passeggeri eleggibili, corrispondenti a oltre mezzo milione di eventuali rimborsi. Caldissimo il 6 settembre, con oltre 7.000 passeggeri per un ammontare superiore ai 3 milioni di euro.
A Punta Raisi i giorni con più ritardi e/o cancellazioni sono il 6 giugno dell’anno scorso (900 passeggeri potrebbero ottenere un risarcimento per un ammontare complessivo di 400 mila euro) e il 6 settembre dello stesso anno: in questo caso sono oltre 1.500 i passeggeri che potrebbero vantare richieste per un ammontare complessivo di quasi 700 mila euro.

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