C’è da ripianare un buco da 180 milioni di euro. Si punta sull’internalizzazione dei servizi. Le cifre nel bilancio di esercizio 2008, approvato dal Cda dell’azienda
PALERMO – Cara Amia, è arrivato il momento di dare i numeri. Nel bilancio di esercizio 2008 – approvato dal Cda e presto in Consiglio comunale – chiuso con una perdita di 180 milioni di euro (per la precisione 179,904mln), particolare interesse destano i costi di produzione.
Il personale, in particolare, ha inciso per 82,8 milioni di euro, costo che presenta un decremento dell’1 per cento rispetto al 2007 (83,4mln), riconducibile principalmente – come si spiega nelle 243 pagine di cui consta il documento contabile – a una diminuzione del costo del lavoro, con particolare riferimento al salario accessorio e all’indennità di produttività, degli oneri sociali dovuti a sgravi goduti e dei costi accessori per la gestione del personale.
La parte più consistente è assorbita da stipendi e salari (59,2 milioni), quindi da oneri sociali (16,7mln), premi di produttività (1,1mln), accantonamenti per il Tfr (5,6 mln) e altri costi, tra i quali i circa 35mila euro il Cral e le attività sportive, senza dimenticare il rimborso per i bolli di patenti e porto d’armi (460 euro).
Un personale spesso sulla graticola, quello di via Nenni, bersaglio più evidente di una città che negli ultimi mesi è stata oltraggiata da rifiuti di ogni genere. Dipendenti che nell’ultimo anno sono stati coinvolti dal processo di internalizzazione di alcuni servizi. Al personale interno, per esempio, è stata assegnata l’attività di erogazione carburanti, il lavaggio dei mezzi nell’impianto riattivato lo scorso anno e la vigilanza delle sedi aziendali.
Di particolare peso è poi l’internalizzazione di gran parte delle manutenzioni. Per gli impianti fissi antincendio il risparmio ottenuto è stato del 72%, del 77% (23 mila euro) con l’affidamento della gestione del parco estintori, del 79% per la cura degli impianti di messa a terra, illuminazione di emergenza e quadri elettrici, con una riduzione dei costi di esercizio da 60 a 13 mila euro.
Il personale oltreché dalla riorganizzazione dei servizi sarà interessato anche da quella logistica. Entro l’anno è infatti previsto il trasferimento del servizio di raccolta Rsu dalla sede di via Tasca Lanza a quella di Brancaccio, come pure il servizio di officina comprensivo dell’area gommisti. Farà invece il percorso inverso il Dipartimento Manutenzione strade. Il processo di internalizzazione ha già mostrato i suoi effetti in termini di economie generate e anche una certa logica. Basti pensare che fino al 2007 il servizio di paghe e contributi per i circa 900 dipendenti della controllata Amia Essemme – la controllata che si occupa della spazzamento manuale delle strade – risultava assegnato ad una ditta esterna.