Giovanni Ardizzone: "La legislatura continua fino al termine naturale" - QdS

Giovanni Ardizzone: “La legislatura continua fino al termine naturale”

Raffaella Pessina

Giovanni Ardizzone: “La legislatura continua fino al termine naturale”

giovedì 13 Agosto 2015

Le rassicurazioni del presidente Ars, Ardizzone, alla cerimonia del ventaglio. Continua la contesa Faraone-Crocetta con la questione rifiuti

Si sono chiusi i battenti di Palazzo dei Normanni. L’Aula riprenderà a lavorare il prossimo 2 settembre anche se si ricomincerà in sordina con lo svolgimento di interrogazioni ed interpellanze (della rubrica Territorio e ambiente). L’attività legislativa vera e propria dovrebbe incominciare intorno alla metà del mese di settembre.
Il primo impegno che il Parlamento dovrà affrontare sarà l’assestamento di bilancio, peraltro già previsto, per riuscire ad arrivare a fine anno. Il ddl prima passerà dagli uffici dell’assessorato Economia, poi arriverà all’Ars e dovrà affrontare il doppio passaggio di commissioni ed Aula. Ecco che così sarà trascorso un mese e a metà ottobre dovrebbe essere in dirittura d’arrivo il bilancio di previsione per il 2016.
Per il momento è dunque tregua dopo un anno nel corso del quale all’interno del Pd si sono verificati scontri e quasi scissioni per contrasti nei confronti della politica del presidente della Regione Crocetta.
Il continuo cambio di assessori, più di 30 dall’inizio della legislatura, non ha certo aiutato, anche se gli ultimi due nominati, Pistorio e Gucciardi, rispettivamente appartenenti a Udc e Pd, hanno per così dire, messo pace all’interno di una maggioranza che ha traballato fin dall’inizio. Ma il sentore che le polemiche non siano terminate in casa dem c’è ed è tangibile. I due contendenti sono il governatore Crocetta e Davide Faraone, della segreteria nazionale, che peraltro è stato ad un passo dal diventare deputato regionale.
 
L’ultimo scambio di battute ha avuto come argomento la gestione dei rifiuti, che Roma vuole commissariare e Crocetta invece non vuole cedere. Ma l’argomento è solo uno strumento nelle mani di due fazioni che hanno dimostrato ampiamente di non voler scendere a patti, nonostante la ferrea volontà di tutto il Parlamento di portare a termine naturale questa legislatura, composta per l’ultima volta da 90 deputati.
I prossimi eletti dalla prossima legislatura, dopo una modifica dello Statuto con la legge costituzionale n.2 del 2013, il numero dei deputati regionali scenderà da 90 a 70. Sulla scadenza naturale le assicurazioni sono arrivate direttamente dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, componente Udc, che a margine della cerimonia del Ventaglio svoltasi a Palazzo dei Normanni ha sottolineato come la legislatura non terminerà di certo anticipatamente.
Intanto i grillini hanno deciso di opporsi alla collocazione in Sicilia di due inceneritori. In una nota il Movimento 5 Stelle all’Ars dichiara di bocciare la bozza di decreto legislativo arrivata in questi giorni alla Regione, che prevede l’autorizzazione di 12 nuovi inceneritori, 2 dei quali in Sicilia. “La solita vigliaccata ferragostana che confidando sul solleone e sul clima vacanziero si spera di far passare indenne e sotto silenzio. Ebbene, Renzi e soci hanno fatto male i loro conti. Noi siamo pronti alle barricate”.

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