La Corte dei Conti ha calcolato quelli già accertati (101 mln) cui si aggiungono gli altri in attesa di riconoscimento (446). Non i tagli ma una cattiva gestione degli Enti rende pessimi i servizi per i cittadini

PALERMO – Il quadro generale è allarmante: come certificato dalla Corte dei Conti, nel 2013 i Comuni siciliani hanno prodotto debiti fuori bilancio già accertati per 101 milioni di euro. A questi, poi, bisogna aggiungere ulteriori 446 milioni in attesa di riconoscimento, per arrivare alla mostruosa somma di quasi 550 milioni di euro.
Nella stragrande maggioranza dei casi essi sono riconducibili alla copertura di passività derivanti da sentenze esecutive (75%), mentre in un altrettanto considerevole 18% dei casi ci si riferisce all’acquisizione di beni e servizi in violazione delle procedure giuscontabili.
Quali che siano le cause, si tratta di un fardello assai gravoso per i già traballanti equilibri della finanza locale siciliana e che rischia di mandare gambe all’aria i bilanci di numerosi Enti sempre più vicini al default.