Spesa in ricerca e sviluppo (percentuale del pil)
Come è possibile pretendere una ripartenza senza investire in ricerca e sviluppo? Questo è certamente l’interrogativo che i governatori delle regioni meridionali ed insulari hanno evitato di porsi. Così, nel Mezzogiorno si investe solo lo 0,90% del Pil, a dispetto dell’obiettivo Italia pari all’1,53% e naturalmente ancor più lontano dall’obiettivo europeo del 3%. L’unica regione meridionale ad avvicinarsi quanto più all’obiettivo meridionale è la Campania, con una spesa per ricerca e sviluppo in rapporto al Pil pari all’1,30%. La Sicilia si uniforma al risultato del Mezzogiorno con una lieve tendenza al ribasso (0,88%); mentre è il Molise la regione che investe meno in assoluto (0,44%).
Giovani che abbandonano prematuramente gli studi (%)
Altresì, nel Mezzogiorno si rileva la quota più consistente di giovani che abbandonano gli studi scolastici e di conseguenza la quota più contenuta di laureati. Anche in questo caso dobbiamo confrontarci con un obiettivo italiano ridimensionato rispetto a quello europeo. In particolar modo, proprio in Sicilia è possibile rilevare il tasso di abbandono scolastico più elevato a livello nazionale (25,8%), superiore di undici punti percentuali rispetto all’obiettivo italiano (15%) e di sedici punti percentuali rispetto all’obiettivo europeo (10%). Naturalmente anche a livello meridionale si rilevano risultati ugualmente insoddisfacenti (21,4%).
Popolazione 30-34 anni con titolo di studio universitario (%)
L’altra faccia della medaglia dell’abbandono scolastico non potrebbe che essere l’assai ridotta porzione di popolazione in possesso di un titolo di studio universitario. Corrispondentemente al più elevato tasso di abbandono scolastico, in Sicilia è possibile rilevare uno dei più contenuti tassi di giovani tra i 30 e i 34 anni in possesso di una laurea (16,6%), fa di peggio solo la Campania (16,3%). Inutile ribadirlo, ma anche in questo caso siamo ampiamente lontani dall’obiettivo italiano (27%) ed europeo (40%).
Dunque, a questo punto è possibile formulare una riflessione conclusiva. In base ai dati finora analizzati, risulta parecchio difficile se non addirittura impossibile sperare in una ripresa economica. Non tutto dipende dalle carenze economiche di base, molto si può cambiare grazie alle competenze maturate spesso nell’ambito di un percorso universitario, competenze che purtroppo in Sicilia e nel Mezzogiorno vengono meno.