“Suggerisce che la giornata giubilare sia celebrata particolarmente a livello diocesano e nazionale, nell’ambito più vicino ai migranti e rifugiati, con la loro partecipazione, e coinvolgendo anche le comunità cristiane”; “propone che l’evento giubilare centrale sia proprio il prossimo 17 gennaio 2016, nella ricorrenza della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato”; “incoraggia le diocesi e comunità cristiane, che ancora non lo fanno, a programmare delle iniziative, approfittando dell’occasione che offre questo Anno della Misericordia”; “invita a non dimenticare l’aspetto della sensibilizzazione nelle comunità cristiane al fenomeno migratorio; “auspica che l’attenzione verso i migranti e la loro situazione non si riduca ad un’unica giornata”; "ricorda che è anche importante realizzare segni concreti di solidarietà, che abbiano un valore simbolico, e che esprimano la vicinanza e l`attenzione ai migranti e rifugiati".
La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, ricorda il Vaticano, trova la sua origine nella lettera circolare “Il dolore e le preoccupazioni”, che la Sacra Congregazione Concistoriale inviò il 6 dicembre 1914 agli Ordinari Diocesani Italiani.
“Il tema scelto da Papa Francesco per questa edizione – chiosa in una nota diffusa oggi il pontificio consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti – si deve inserire logicamente nel contesto dell`Anno della Misericordia da lui convocato mediante la Bolla Misericordiae vultus dell’11 aprile 2015, e che si svolgerà tra l’8 dicembre 2015 e il 20 novembre 2016”. Il tema, in particolare, sottolinea due aspetti: “Con la prima parte del tema, ‘Migranti e rifugiati ci interpellano’, si vuole fare presente la drammatica situazione di tanti uomini e donne, costretti ad abbandonare le proprie terre. Non si devono dimenticare, per esempio, le attuali tragedie del mare che hanno per vittime i migranti. Di fronte al rischio evidente che questo fenomeno sia dimenticato, il Santo Padre presenta il dramma dei migranti e rifugiati come una realtà che ci deve interpellare”.
Con la seconda parte del tema, “La risposta del Vangelo della misericordia”, “si vuole collegare in modo esplicito il fenomeno della migrazione con la risposta del mondo e, in particolare, della Chiesa. In questo contesto, il Santo Padre invita al popolo cristiano a riflettere durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale, tra cui si trova quella di accogliere i forestieri. E questo senza dimenticare che Cristo stesso è presente tra i ‘più piccoli’, e che alla fine della vita saremmo giudicati dalla nostra risposta d`amore”.