Vince il turismo made in Sicily - QdS

Vince il turismo made in Sicily

Liliana Rosano

Vince il turismo made in Sicily

giovedì 27 Agosto 2015

Lo dicono gli ultimi dati Europasia e Cescat: per la nostra Isola la stagione con i risultati migliori dal lontano 2008. A preferire le spiagge siciliane non sono solo gli italiani ma anche e soprattutto gli stranieri

PALERMO – In top alla classifica, e per una volta, non per un record negativo. Non c’è alcun dubbio che gli italiani e gli stranieri hanno preferito le coste siciliane per questa estate 2015.
Lo dicono anche gli ultimi dati di Europasia e Cescat-Centro studicasa ambiente e territorio di Assoedilizia. Un dato positivo che premia il turismo made in Sud e ancora meglio Made in Sicily.
La migliore stagione per l’Isola, dal 2008, e da quando si parla di crisi.
Ovunque i segni positivi: più italiani in vacanza (incremento dell’8,6% rispetto allo scorso anno), mentre è continuata la crescita dell’afflusso dei turisti stranieri, più 2,5%, che comunque negli anni di vacche magre del turismo interno hanno limitato il bilancio negativo.
A preferire le spiagge e la storia del Sud, sono non solo gli italiani ma anche gli stranieri, segnando una forte crescita del turismo internazionale. Al primo posto la Sicilia (15%), seguono sostanzialmente a pari merito Sardegna, Puglia e Calabria (10%), e, a distanza, la Campania che, se le proiezioni venissero confermate, con meno del 4% si collocherebbe al 10° posto in Italia alle spalle anche di Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Veneto e Lazio.
Bene, infine, anche il fatturato diretto legato al turismo: “Oltre 18 miliardirispetto ai 17 del 2014 (+7%). Se consideriamo invece anche l’indotto e lo proiettiamo sull’intero anno, arriviamo a 375-380 milioni di presenze (giorni-turista), un giro d’affari di 166 miliardi di euro (il 10,6% del pil) e una incidenza sull’occupazione dell’11,4%”. A contribuire all’aumento dell’afflusso di visitatori al Sud anche la situazione geopolitica che ha penalizzato il turismo in Tunisia ed Egitto, mete da sempre preferite dagli italiani che quest’anno sono state sacrificate a vantaggio del Sud Italia.
L’Italia,  è al terzo posto in Europa dopo Francia e Spagna per movimento turistico complessivo. Nelle classifiche dell’Unwto relative al 2013, la Francia è al primo posto con 85 milioni di visitatori internazionali, seguita dagli Usa con 70 milioni, dalla Spagna con 61 milioni, dalla Cina con 56 milioni. L’Italia è quinta con 48 milioni di turisti davanti alla Turchia con 38 milioni.
I dati in aumento del turismo in Italia, sono anche legati alla presenza dell’Esposizione Universale milanese, con la sua ricaduta sul turismo lombardo (ma non solo): più presenze del 13% medio rispetto al 2014 con una punta di più 19% luglio 2015-luglio 2014.
Non solo spiagge e acque cristalline, un passato storico e numerosi siti archeologici. L’italia viene scelta anche per il suo patrimonio enogastronomico. Questa estate il 42% degli italiani ha scelto di visitare frantoi, cantine, aziende, malghe, mercati e agriturismi. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo. La spesa turistica per l’alimentazione supera gli 11 miliardi. è giusto ricordare che l’Italia può contare si 4,886 prodotti tradizionali censiti dalle regioni, 272 specialità Dop-Igp, 415 vini Doc-Docg”. Bene, infine, anche il fatturato diretto legato al turismo: “Oltre 18 miliardirispetto ai 17 del 2014 (+7%).
 
Se consideriamo invece anche l’indotto e lo proiettiamo sull’intero anno, arriviamo a 375-380 milioni di presenze (giorni-turista), un giro d’affari di 166 miliardi di euro (il 10,6% del pil) e una incidenza sull’occupazione dell’11,4%”.

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