Caccia al posto letto. A Catania, Messina e Palermo possono bastare anche 160 euro - QdS

Caccia al posto letto. A Catania, Messina e Palermo possono bastare anche 160 euro

Chiara Borzi

Caccia al posto letto. A Catania, Messina e Palermo possono bastare anche 160 euro

mercoledì 02 Settembre 2015

Manca poco all’inizio delle lezioni e i fuorisede sono alla ricerca di un tetto: diversi studi mostrano una Sicilia “economica”

PALERMO – Manca appena un mese all’inizio del nuovo anno accademico e per migliaia di studenti fuori sede si affaccia per la prima volta, e non, la necessita di cercare casa nelle città sedi universitarie. La caccia al posto letto non è semplice, richiede tempo e in particolare in Sicilia diversi compromessi, specialmente riguardanti la possibilità di regolarizzare l’affitto di un posto letto.
Per quanti hanno scelto un ateneo siciliano per i propri studi la buona notizia è che nelle nostre città di riferimento, Palermo, Catania e Messina, i costi d’affitto sono decisamente più contenuti rispetto al resto d’Italia. Messina rientrerebbe addirittura, secondo un’indagine condotta da Skuola.net e Censis, tra le sedi più economiche insieme a Salerno.
Anche l’Ufficio Studi di Immobiliare.it conferma i costi ridotti delle locazioni in Sicilia, in linea con quanto accade comunque nel resto del Mezzogiorno. “Per risparmiare bisogna scegliere di studiare in città più piccole, o nel Sud Italia” dichiarano apertamente i ricercatori.
Secondo quanto diffuso, quest’anno a Palermo e Catania i prezzi medi per le stanze viaggiano stabilmente sotto i 200 euro: nel dettaglio a Palermo si spendono 195 euro per la singola e 175 euro per la doppia, a Catania 190 euro per la singola e “solo” 160 euro per un posto in camera doppia. Le somme sono entrambe ben al di sotto della media di costo di locazioni chiesta agli studenti fuori sede italiani. Nelle città analizzate dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it i canoni medi ammontano infatti a 380 euro per una stanza singola e a 270 per un posto letto in doppia. I prezzi hanno subito comunque un leggero calo (di circa il 3 per cento) relativo alle camere doppie.
Nel contesto nazionale è Milano, come nel 2014, la città in cui trovare una stanza o un posto letto costa di più: per una stanza singola servono 490 euro (che diventano 600 se la si cerca in centro), per la doppia si spendono 335 euro (+5% in un anno). Seconda nella classifica è la città di Roma, che annovera prezzi medi più bassi per via della sua maggiore estensione territoriale: 415 euro al mese per una singola (+1% rispetto al 2014) e 290 per un posto letto in doppia (-3%). Ma, anche in questo caso, la prossimità al centro storico fa lievitare i prezzi delle singole a circa 500 euro al mese.
La maggiore economicità degli affitti siciliani non equivale alla possibilità di trovare un alloggio con coinquilini “gayfriendly”. Secondo ancora quanto fatto sapere dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it, sebbene la maggioranza degli inquilini italiani si dichiari aperto alla possibilità di condividere casa con un ragazzo gay o una ragazza lesbica (57%), in Sicilia le cose vanno peggio: a Catania lo farebbero solo il 44% dei registrati a Catania, a Palermo solo 23%. Siamo maglia nera nella classifica nazionale.

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