Autismo, presentata a Palermo efficace terapia statunitense - QdS

Autismo, presentata a Palermo efficace terapia statunitense

Luca Mangogna

Autismo, presentata a Palermo efficace terapia statunitense

martedì 15 Settembre 2015

Negli Usa l’analisi comportamentale applicata si usa da quarant’anni, in Italia mancano le competenze. Si tratta di Aba, metodo praticato da un anno anche nel Capoluogo e a Catania

PALERMO – Un congresso internazionale per illustrare i risultati di una nuova terapia che contrasti efficacemente l’autismo. Si è svolto a Palermo il congresso internazionale “Working with children with autism – Lavorare con bambini autistici” che ha visto presenti, per la prima volta in Italia, gli specialisti Josè Merida e Wendy Roth, rispettivamente direttore esecutivo  e direttore clinico del New way day services di Miami, struttura che dal 2002 offre servizi per bambini e adolescenti con disturbi pervasivi dello sviluppo, dove sono in cura 340 piccoli pazienti affetti da autismo.
 
Obiettivo principale del convegno è stato quello di illustrare alla platea l’efficacia dei risultati data dalla terapia Aba, acronimo di Applied behavior analysis (analisi comportamentale applicata). In Sicilia l’Aba viene applicata dal centro di Aba Palermo, nato poco meno di un anno fa sotto la guida della dottoressa Giuliana Cardella, analista del comportamento con certificazione Aba. “Abbiamo aperto questo centro a novembre proprio per portare qui l’Aba – ha spiegato Cardella – e stiamo ottenendo risultati sorprendenti. A Palermo seguiamo già circa 40 bambini, con il coinvolgimento delle famiglie e degli insegnanti di sostegno, con cui lavoriamo e collaboriamo. Quindi abbiamo anche circa altri 20 bambini che seguiamo a Catania e sta aprendo anche un altro centro a Ragusa. Quello che vogliamo è aumentare il numero dei bambini in cura e migliorare soprattutto la formazione. Abbiamo bisogno di tanti terapisti che possano cimentarsi – ha concluso – con questo nuovo metodo di interpretare la terapia”.
 
Numeri ben diversi quelli degli Stati Uniti, dove la terapia viene applicata ormai da quasi quarant’anni. “In Italia – ha spiegato Wendy Roth – le terapie in vigore non danno effetti sperati, con approcci non validi e sistematici che non danno risultati sperati. L’Aba inoltre è molto costoso e soltanto il 20 o il 40 per cento viene rimborsato dallo Stato. Anche all’interno del sistema accademico solo quattro università in Italia utilizzano questa certificazione (nessuna in Sicilia, nda), mentre negli Usa ce ne sono 210. Ci sono 610 mila persone affette da autismo e solo quattro università”. Ma come si fa a ottenere l’esperienza Aba in Italia? “Sono solo 59 le persone qualificate qui, negli Usa 17 mila. È un problema molto serio. C’è una mancanza di una politica unificata nelle università e il risultato – ha concluso la terapista statunitense – è che ci sono sempre troppo poche persone qualificate”.
 
La manifestazione infine si è svolta grazie al fondamentale contributo del Consorzio Siciliano Raee e di Ancra Sicilia. “Tutta la Confcommercio – ha detto il presidente di Ancra Sicilia, Maurizio Calaciura – è stata veramente contenta nel potere aiutare questo gruppo di terapisti, vicini a un problema così grande come l’autismo. Poter dar loro una mano per noi è fondamentale”.

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