Alluvione a Piacenza si contano i danni - QdS

Alluvione a Piacenza si contano i danni

Patrizia Penna

Alluvione a Piacenza si contano i danni

mercoledì 16 Settembre 2015

In settimana previsto sopralluogo del presidente del Consiglio, Matteo Renzi

PIACENZA – L’alluvione che ha colpito il piacentino la notte tra il 13 e il 14 settembre ha riportato prepotentemente in primo piano il problema legato alla messa in sicurezza del territorio e alla prevenzione del dissesto idrogeologico derivante dai cambiamenti climatici.
Sulla capacità della Regione Emilia Romagna, di reagire e ricostruire, non vi sono dubbi e il Partito Democratico di Piacenza e dell’Emilia-Romagna, intanto, hanno promosso una raccolta fondi per aiutare le popolazioni del piacentino colpite da questo evento calamitoso che è costato la vita alla guardia giurata Luigi Albertelli, tragicamente deceduto mentre stava compiendo il suo lavoro.
Istituzioni locali, Protezione civile e i volontari delle associazioni sono all’opera per soccorrere e per rispondere alle esigenze delle popolazioni. Altrettanto tempestiva è stata la risposta della Regione con lo stanziamento di risorse  pari a due milioni di euro per fronteggiare l’emergenza e la dichiarazione dello stato di calamità naturale.
“Matteo Renzi verrà entro la fine della settimana a fare un sopralluogo nel piacentino”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha annunciato un incontro con il presidente del Consiglio, alla luce della richiesta di Stato di emergenza per le zone dell’Emilia e della Liguria interessate dal maltempo.
L’annuncio è stato dato durante l’incontro tenuto ieri mattina a Piacenza, nella sede della Provincia, con i sindaci del territorio insieme all’assessore Paola Gazzolo, al prefetto Palumbo e al presidente della Provincia Francesco Rolleri. A fronte delle richieste degli amministratori locali, che hanno tutti ringraziato la Regione per la vicinanza e l’operatività immediata, Bonaccini, dopo aver espresso il cordoglio per la vittima dell’alluvione e la speranza per le due persone disperse, ha sottolineato che la fase che ora si apre è quella del ripristino della normalità, cui dovrà seguire la ricostruzione di ciò che andrà ricostruito, ma anche un piano di interventi che punti alla prevenzione.
“I cambiamenti climatici rischiano di rendere imprevedibili ma periodici fenomeni gravi ed eccezionali come quelli che abbiamo vissuto in questi giorni in questo territorio – ha sottolineato il presidente della Regione -. Per fronteggiare questo rischio da parte nostra l’impegno è agire in velocità facendo le cose per bene. Adesso abbiamo bisogno che il Governo sia vicino a questo territorio anche per le risorse da mettere a disposizione”. In apertura di incontro l’assessore Paola Gazzolo aveva comunicato i dati di eccezionalità dell’evento che, sulla base della relazione di analisi in via di completamento, stima in 200 anni il tempo di ritorno.
Oltre ai due milioni di euro già stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, la richiesta di Stato di emergenza nazionale è propedeutica a finanziamenti governativi. Per questo già stretti contatti si sono tenuti direttamente tra Bonaccini ed il presidente del Consiglio Renzi oltre che con il Dipartimento di Protezione civile, con il ministro Galletti e il sottosegretario Paola de Micheli.
“Siamo e saremo qui per avere la garanzia che tutta la filiera delle responsabilità funzioni e sia efficiente – ha detto Bonaccini -. I due milioni di euro straordinari che abbiamo immediatamente stanziato sono destinati al ripristino della normalità. Abbiamo bisogno non solo dell’elenco puntuale dei danni, ma anche degli interventi successivi. Il dissesto idrogeologico è fra le nostre priorità. Dal punto di vista nazionale c’è finalmente in campo un progetto che si chiama ‘Italia sicura’ che finanzierà progetti delle Regioni. Noi ci metteremo impegno, testa, cuore e risorse fin dove potremo arrivare, il resto lo chiederemo a Roma. Ricostruiremo tutto quello che c’è da ricostruire”.

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