Mappa rischio idrogeologico, basta rinvii - QdS

Mappa rischio idrogeologico, basta rinvii

Mappa rischio idrogeologico, basta rinvii

sabato 07 Novembre 2009

Presso i Lavori pubblici coordinamento interassessoriale per programmare la messa in sicurezza dove è necessaria. Entro il 20 novembre i Geni Civili dell’isola dovranno dar vita ai tavoli tecnici provinciali

PALERMO – Passano alla seconda fase operativa i lavori del coordinamento interassessoriale istituito dopo l’alluvione di Messina con la delibera di giunta del 3 ottobre scorso.
Mentre proseguono, nell’area alluvionata, le attività in regime d’emergenza gestite in base all’ordinanza di protezione civile emanata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, il tavolo decide di esportare a livello regionale il metodo di lavoro avviato proprio per le zone alluvionate e passare alla redazione della mappa regionale del rischio dando seguito al mandato conferito proprio dalla Giunta di Governo.
“Nei giorni immediatamente seguenti l’alluvione di Messina – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati – si è istituito il coordinamento e dato mandato al genio civile della città dello stretto di coordinare ogni attività e raccogliere i dati di conoscenza del territorio ed i progetti esistenti presso gli assessorati ai lavori Pubblici ed al Territorio, la Protezione Civile, la Provincia regionale ed i Comuni interessati. La raccolta dati ed il coordinamento si sono dimostrati efficaci e per questo, così come era stato previsto sin dal mandato originale ricevuto alla giunta, stiamo passando alla raccolta dei dati provincia per provincia. Lo scopo finale è redigere, in tempi assolutamente brevi, una mappa del rischio idrogeologico su tutto il territorio regionale, così da poter assumere i provvedimenti che si rendono necessari per tutela la popolazione ed il territorio”.
Nel corso della riunione di giovedì pomeriggio, svoltasi nei locali dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici, il tavolo interassessoriale ha, dunque, scadenzato i tempi per le successive attività.
Nell’arco della prossima settimana si svolgerà un incontro tecnico fra i direttori dei dipartimenti regionali interessati per redigere le linee guida per standardizzare le procedure operative e definire i supporti cartacei ed informatici sui quali andranno fatti i lavori di studio del territorio e, dunque, del rischio.
Entro il successivo 20 novembre i Geni Civili dell’isola dovranno dar vita ai tavoli tecnici provinciali sulla scorta dell’esperienza maturata a Messina, raccordarsi con gli Enti locali (Provincia e Comuni), con il Cas e con l’Anas e raccogliere tutti i dati di conoscenza del territorio provincia per provincia. Entro la metà di dicembre, poi, i lavori dei tavoli tecnici provinciali dovranno confluire al coordinamento interassessoriale presso l’Assessorato Lavori Pubblici dove verrà fatto il coordinamento di tutte le attività in vista della adozione di un piano del rischio e di una proposta progettuale di interventi sul territorio.
“Sono sicuro che si sta facendo un buon lavoro – conclude Beninati – nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. La conoscenza del rischio sarà, infatti, un formidabile strumento di pianificazione del territorio e ci permetterà anche di programmare interventi di messa in sicurezza secondo una scala di priorità ed in base alle risorse che si potranno man mano impegnare a questo scopo”.
 
 

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