Ddl zone franche montane, via libera per l'Ars - QdS

Ddl zone franche montane, via libera per l’Ars

Raffaella Pessina

Ddl zone franche montane, via libera per l’Ars

giovedì 01 Ottobre 2015

Ieri in commissione Attività produttive presieduta da Marziano, uno dei firmatari. L’Antimafia riascolterà l’assessore Vania Contrafatto su gestione rifiuti

PALERMO – È tornata semi deserta l’Aula di Palazzo dei Normanni che nel pomeriggio di ieri si è riunita per discutere alcune mozioni, la prima delle quali riguarda la gestione dei rifiuti. Con la mozione si impegna la presidenza dell’Ars a istituire una commissione di indagine e studio sulla gestione del sistema dei rifiuti in Sicilia. Collegato a questo argomento c’è il problema della sorte dei 190 lavoratori del Coinres licenziati nel maggio 2013 che non sono confluiti nelle società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti. Il consorzio aveva gestito la raccolta dei rifiuti dal 2005 in 22 comuni della provincia di Palermo. Diversi gli interventi che si sono susseguiti e che hanno visto praticamente vuoti i banchi del Governo. Contrario all’approvazione della mozione il parlamentare di FI Giuseppe Milazzo, secondo il quale “ci sarebbero i termini per una pregiudiziale, visto che in passato il parlamento regionale si era già pronunciato in materia che è di pertinenza della commissione Antimafia”.
Intanto martedì scorso, oltre al disegno di legge che raccoglie le norme stralciate dalla legge di assestamento, è stato approvato anche il ddl che istituisce le biobanche in Sicilia. La legge è passata con 42 voti favorevoli, nessun voto contrario e due astenuti. Solo 44 i parlamentari presenti.
Accettato come raccomandazione dall’assessore alla Salute Baldo Gucciardi un ordine del giorno sul trasporto e l’assistenza degli alunni disabili.
Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha rinviato alle commissioni Affari istituzionali e Sanità l’ordine del giorno che chiede di intervenire nella procedura di assunzione di due dipendenti delle Ipab di Ravanusa. Approvata anche una mozione per il mantenimento a Messina della sede della Banca d’Italia.
Sempre ieri la commissione Attività produttive dell’Ars ha approvato gli articoli del disegno di legge “Marziano-Barbagallo” sull’istituzione delle zone franche montane. A comunicarlo è stato lo stesso Marziano, presidente della commissione di merito.
Il testo è il risultato dell’unificazione di due disegni di legge, e tende ad incentivare la riqualificazione e il reinsediamento urbano nonchè il rilancio delle attività economiche e sociali nelle zone montane della Sicilia. “Esprimo soddisfazione – ha detto Marziano – perché è una legge importante nata da un proficuo dibattito con le comunità che interesserà il 25 per cento del territorio siciliano: darà la possibilità di rilanciare l’economia di tanti piccoli comuni. Tutti gli interventi – ha concluso Marziano – verranno finanziati attraverso il Fondo regionale per la montagna adeguatamente rimpinguato e tramite il Fondo sviluppo e coesione all’interno dei quali va prevista la quota specifica per le aree interne”.
È durata ieri circa due ore l’audizione dell’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, in Commissione Antimafia dell’Ars. L’esponente del governo Crocetta ha risposto alle domande del presidente della commissione Nello Musumeci e degli altri deputati, sui criteri di gestione del ciclo dei rifiuti nell’Isola nell’ultimo decennio. L’Antimafia regionale tornerà ad ascoltare l’assessore Contrafatto in un’altra seduta, prevista in calendario per il mese di ottobre. Subito dopo sarà deliberata la chiusura dell’istruttoria e la redazione della relazione conclusiva. Il presidente Musumeci ha dichiarato che si è discusso “di un sistema privo di regole, in assenza di qualsiasi pianificazione, e perciò vulnerabile alle infiltrazioni di aziende vicine ad ambienti malavitosi. Alle pesanti responsabilità dei governi regionali si aggiungono quelle di alcuni sindaci, piegatisi a logiche di clientela e di spregiudicato affarismo. Gli unici a pagare finora, in tutti i sensi, sembrano essere stati i cittadini”.
Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars stigmatizza la situazione precaria della maggioranza: “Mentre l’assessore Baccei comunica all’Aula la drammatica situazione finanziaria della Regione siciliana – dice Falcone –  nera al punto da paventare il blocco della spesa a partire dal mese di novembre, continuiamo ad assistere a guerre fratricide all’interno di una maggioranza Brancaleone e poltronista. Solo ieri Ferrandelli aveva chiesto al Partito democratico romano di bloccare una maggioranza fatta di uffici di gabinetto, di nomine, di prebende e compromessi vari. Oggi, Cardinale chiede invece a Crocetta di fermare il mercato degli assessorati. Di fronte a tutto ciò, vediamo un Partito democratico impassibile, che potrebbe staccare la spina ad un’esperienza di governo devastante, e che invece è l’artefice della sopravvivenza dell’esecutivo Crocetta e pertanto del disastro della Sicilia”.

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