Isfol 2014: primi in Italia per parrucchieri ed estetisti formati, ma il mercato non li richiede. La Regione spende 98 mln. Mancano addetti alla logistica, fisioterapisti, sviluppatori software, operai specializzati
Cercasi disperatamente addetti specializzati in agricoltura, nell’edilizia e nel commercio. Invece la Sicilia come risponde? Al suo solito deprimente modo, cioè continuando a sfornare “operatori del benessere”, vale a dire parrucchieri ed estetisti. Un triste primato, evidenziato dall’ultimo rapporto Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) sul diritto dovere all’istruzione e formazione che ancora una volta vede la Sicilia e la sua macchina “tritatutto” della formazione professionale in “vetrina” rispetto al resto d’Italia.
Questa volta a salire sul banco degli imputati è l’Iefp, vale a dire la misura dell’istruzione e formazione professionale post diploma delle scuole medie. Si può dire quindi la più delicata delle misure formative perché questa, più di altre, dà l’input al giovane a rischio dispersione (abbraccia i ragazzi dai 14 ai 18 anni che vogliono affacciarsi concretamente nel mondo del lavoro).