Ars: sì all'accorpamento degli ospedali di Messina - QdS

Ars: sì all’accorpamento degli ospedali di Messina

Raffaella Pessina

Ars: sì all’accorpamento degli ospedali di Messina

venerdì 09 Ottobre 2015

Incardinato il Ddl su accoglienza e integrazione di stranieri immigrati. Ardizzone: “Legge migliorativa rispetto al Ddl iniziale”

PALERMO – Rinviati i lavori d’Aula di Palazzo dei Normanni. Mercoledì scorso l’Ars ha approvato con 32 voti favorevoli, 16 contrari e un solo astenuto il disegno di legge (815 – 853) che stabilisce l’accorpamento degli ospedali Piemonte e Irccs Bonino Pulejo di Messina. Presenti 49 parlamentari su 90. L’Ars ha incardinato anche il ddl che prevede misure per l’accoglienza e l’integrazione sociale degli stranieri immigrati in Sicilia e il ddl sulle cooperative giovanili (modifica dell’art. n. 120 della legge n.11 del 2010), la cui discussione generale è stata rinviata a martedì della prossima settimana. Diversi sono i punti all’ordine del giorno oltre a quelli nominati qui sopra, tra cui, ai punti 2 e 3, dopo le comunicazioni di rito, la discussione di due mozioni: la n. 462, Istituzione di una commissione parlamentare di indagine sulla gestione del sistema dei rifiuti in Sicilia e la n. 463, iniziative nei confronti del Governo nazionale per prevenire e contrastare l’aumento degli illeciti connesso ai flussi migratori e assicurare un’ordinata gestione dell’accoglienza dei migranti aventi titolo.
Soddisfazione per la approvazione dell’accorpamento tra i due ospedali è stata espressa dal presidente dell’Ars, il messinese Giovanni Ardizzone, che ha dichiarato come il disegno di legge approvato sia migliorativo rispetto al testo iniziale. “L’essenza della legge  – ha detto Ardizzone – sta nella possibilità che il Centro neurolesi stipuli convenzioni con altri soggetti pubblici, come Asp e Policlinico, per ampliare e migliorare l’offerta sanitaria nella città di Messina”.
“La mia più grande soddisfazione, comunque – continua – è l’approvazione di un emendamento che istituisce la Cittadella della cultura nei locali dell’ex ospedale Margherita: un’intuizione del compianto professor Lucio Barbera e dell’allora direttrice della Biblioteca regionale, Sandra Conti, a cui va il mio ringraziamento. Quando le idee sono valide e coraggiose – conclude – resistono nel tempo e agli interessi dei complici e degli ignavi”.
Di diverso avviso i parlamentari del Movimento Cinquestelle: “Abbiamo lottato fino in fondo per ottenere il massimo per Messina, con emendamenti ‘chirurgici’ per sventare lo scippo che sta subendo – ha detto Valentina Zafarana –  Non possiamo essere sicuri, per l’aleatorietà delle dichiarazioni dell’assessore Gucciardi, che la soluzione finale contemplerà realmente un pronto soccorso completo e sicuro, com’è nel diritto dei cittadini messinesi. Del resto, anche il nome ‘Piemonte’, simbolo di una storia centenaria, è caduto sotto i colpi dei promotori della legge votata oggi”.
A margine della seduta si registra un commento da parte del presidente Ardizzone sul veemente intervento in Aula di Salvatore Lentini, in merito alla nota vicenda dei dissidi interni al suo gruppo Sicilia Democratica. “Spiace che l’onorevole Lentini si lasci andare a certe intemperanze – ha detto Ardizzone – che non si addicono a un leader politico del suo livello. Mi consola, però, che abbia trovato il tempo di dedicarsi a ottime letture, che sicuramente gli torneranno utili nel suo nuovo ruolo”. Lentini, che lo aveva accusato di non essere stato super partes in relazione alla modifica della rappresentanza legale del Gruppo parlamentare di “Sicilia Democratica per le Riforme”.

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