“Scientificamente è una malattia cronica invalidante del sistema nervoso centrale. Ad essere coinvolta è la mielina, il rivestimento del nervo, che essendo aggredita causa un disturbo della condizione nervosa”.
Quanti siciliani ne sono colpiti?
“In Sicilia sono circa 6.000 le persone colpite, nel territorio provinciale di Catania il numero si aggira intorno a 1.600 e ci sono alcuni territori, come quelli etnei di Linguaglossa, Randazzo e Fiumefreddo, dove la malattia ha maggiore incidenza”.
“Grazie alle manifestazioni di solidarietà e ai nostri sostenitori la ricerca sulla sclerosi multipla ci dà tante alternative: proprio di recente, durante una riunione, alcuni pazienti ragionavano sul fatto che fino a poco tempo fa avevano a disposizione solo una puntura, mentre oggi ci sono sul mercato anche le pillole. La loro e la nostra speranza è trovare una cura risolutiva. Con i farmaci comunque riusciamo a cambiare il decorso della malattia e ad evitare ai pazienti la sedia a rotelle, che è un po’ il loro incubo. Con la raccolta fondi, dedicata ai giovani, la fascia maggiormente colpita, la fondazione finanzia il 70% della ricerca scientifica sulla sclerosi multipla. Abbiamo anche l’sms solidale (45591) che serve a finanziare la ricerca sulle forme progressive della malattia”.
“Stiamo lavorando per realizzare progetti ambiziosi come quello dell’attività fisica adattata. Visto la carenza riabilitativa in Sicilia, abbiamo formato una persona che aiuterà i pazienti a comprendere e gestire alcuni sintomi della malattia, come la fatica. Tra gli altri progetti c’è il supporto psicologico – già attivo e a disposizione- e lo sportello. Le persone con sclerosi multipla hanno bisogno di informazioni sulla loro condizione, sulla riabilitazione e sul diritto al lavoro”.
“Alcuni sostengono l’Aism e, comprendendo il grande valore del gesto, guardano oltre il prezzo delle mele. Ma c’è anche un po’ di indifferenza e sta a noi cambiare lo stato delle cose sensibilizzando la città. Da dirigente associativo e volontario sento la responsabilità per il futuro delle 76.000 affette da sclerosi multipla in Italia che ripongono speranze e progetti nei sacchetti di mele. Siamo responsabili di come la qualità della loro vita possa cambiare. Su Catania nonostante il brutto tempo la raccolta è andata bene, grazie anche ad alcuni centri commerciali che ci hanno accolto e riparato dalla pioggia. In altre zone, come nel messinese, il maltempo ha causato parecchie difficoltà, ma aiuteremo quei territori visto che solidarietà vuol dire anche questo. Scenderemo nuovamente in piazza per la festa delle donne, perché questa malattia spesso colpisce proprio quest’ultime. Chi non ci ha trovato in piazza può richiedere il proprio sacchetto di mele sul sito www.aism.it”.