Banda ultralarga: via ai lavori nel 30 per cento dei Comuni siciliani - QdS

Banda ultralarga: via ai lavori nel 30 per cento dei Comuni siciliani

Adriano Agatino Zuccaro

Banda ultralarga: via ai lavori nel 30 per cento dei Comuni siciliani

lunedì 19 Ottobre 2015

Dal Governo 2,2 mld, a cui addizionare i 2 mld dalle Regioni. Aggiudicataria per la Sicilia è Telecom. Giacomelli, sottosegretario allo Sviluppo : “Crescita esponenziale dal 2014 a oggi”

PALERMO – Lo sviluppo della banda larga passa anche attraverso l’estensione del cavo di fibra fino alle case (fiber to the home).
Secondo il sottosegretario allo Sviluppo con delega alle comunicazioni, Antonello Giacomelli, intervenuto al convegno “Digitale per la crescita” tenutosi a Capri la settimana scorsa “la crescita è stata esponenziale rispetto al 2014, quando la copertura prevista era del 2,4% delle unità abitative”.
“Gli impegni degli operatori porteranno la copertura della banda ultralarga al 2018 nel 21,4% delle abitazioni, cioè nel giro di poco più di due anni più di una casa su cinque sarà cablata” ha aggiunto il sottosegretario.
Per raggiungere tale obiettivo il governo ha messo in campo 2,2 miliardi cui si aggiungono i 2 miliardi delle Regioni. Al momento in Italia solo l’8% delle famiglie ha adottato la banda ultralarga, contro il 27% della media europea e il 60% in Usa.
Il bando per la nostra regione, emesso dal ministero dello Sviluppo economico attraverso la società Infratel e approvato dalla Commissione europea, se lo è aggiudicato Telecom Italia che, entro gennaio 2017, dovrà realizzare nuove infrastrutture ottiche passive che abilitano le reti Ngan (Next generation access network), adeguando 231 aree di centrale, nei 142 comuni previsti dal progetto.
L’investimento complessivo, come anticipato dal Qds ad agosto, è di 106 milioni di Euro, di cui oltre 73 milioni di finanziamento pubblico e circa 33 milioni a carico di Telecom Italia,  per fornire connettività a banda ultra larga  con velocità che vanno da 30 a 100 Megabit al secondo –  al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea. A livello regionale, sono circa 1,25 milioni le unità immobiliari che saranno abilitate alla fornitura di servizi digitali innovativi per oltre 2,3 milioni di abitanti.
Questo importante intervento infrastrutturale, insieme al piano di sviluppo della rete Ngan, che Telecom Italia sta portando avanti con propri investimenti, consentirà di raggiungere complessivamente circa il 76% della popolazione, facendo così della Sicilia una delle regioni più avanzate con soluzioni tecnologiche di nuova generazione.
 

 
Ma su internet ci sorpassano anche Polonia e Venezuela
 
Telecom Italia fa sapere che i lavori procedono e sono già iniziati su oltre il 30% dei Comuni coinvolti dal progetto, avendo dato avvio ad una prima fase del piano che prevede la realizzazione delle infrastrutture della rete di accesso.
Buone notizie, dunque, per l’Isola e per il Paese, che quando si parla di Internet è ancora a metà strada tra Egitto e Russia. Il dato è emerso alla conferenza State of the Net di Milano, dove si è tentato di “catturare lo stato dell’arte di Internet in Italia e nel mondo, considerando anche l’impatto che questo può avere sulla società”.
Lee Rainie, direttore della ricerca su internet, scienza e tecnologia presso il Pew Research Center, ha spiegato come il tasso di penetrazione nel nostro Paese si ferma al 60,2 per cento (come Argentina e Libano), mentre ci scavalcano Polonia, Cina, Venezuela (di pochi punti percentuali), di molto Usa, Cile, Russia e la maggior parte dei Paesi europei (negli Usa la penetrazione è dell’86 per cento).

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