Proroga degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica - QdS

Proroga degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica

Bartolomeo Buscema

Proroga degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica

giovedì 22 Ottobre 2015

Nel testo della legge di Stabilità la richiesta di agevolazioni fino al 31 dicembre 2016. Tra gli interventi il miglioramento dell’isolamento termico dell’edificio

CATANIA – La recente emanazione del testo sulla legge di Stabilità 2016, approvato dal Governo nel Consiglio dei ministri dello scorso 15 ottobre, ha prorogato per un altro anno, fino al 31 dicembre 2016, le agevolazioni fiscali concernenti le ristrutturazioni e il bonus mobili con aliquota del 50%, e le riqualificazioni energetiche e sismiche con aliquota del 65%. Per quanto concerne la detrazione fiscale delle spese per le ristrutturazioni  edilizie sono confermati il tetto massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare e la suddivisione in dieci rate annuali della detrazione. Sono detraibili, è opportuno ricordarlo, le spese per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, lavori di ristrutturazione edilizia ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Sarà prorogata di un anno anche la detrazione dall’Irpef del 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile, Questa volta con un’importante novità che riguarda le giovani coppie sotto i trentacinque anni, le quali potranno fruire del bonus mobili senza il vincolo della realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia. Vincolo che, è bene ricordarlo, rimane invece per tutte le altre categorie di contribuenti.
Anche il prossimo anno, cioè fino al 31 dicembre 2016, chi farà interventi di riqualificazione energetica degli immobili potrà usufruire della detrazione  fiscale del 65% (ecobonus) sulle spese sostenute. Le modalità di detrazione resteranno invariate: tetto massimo di spesa 100000 euro per intervento, ripartizione della detrazione fiscale in dieci rate annue di pari importo. Inoltre, come per il passato, nell’ecobonus rientreranno anche le spese per la messa in sicurezza antisismica, la rimozione dell’amianto e le schermature solari. Ricordiamo che tra gli interventi contemplati nell’ecobonus ci sono: il miglioramento dell’isolamento  termico dell’edificio, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con altri più efficienti, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda.
 
Un’importante novità contenuta nella legge di stabilità concerne l’estensione dell’ecobonus anche alle case popolari, ambito per il quale è previsto un intervento straordinario da 170 milioni di euro per aumentare l’efficienza energetica degli edifici residenziali pubblici. Si tratta di uno stanziamento a favore degli ex Iacp e degli enti che gestiscono l’edilizia residenziale pubblica, che potranno così avviare lavori di riqualificazione energetica degli alloggi.
Con l’estensione dell’ecobonus all’edilizia residenziale pubblica, – ha commentato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – “rilanciamo e allarghiamo la platea di una misura apprezzata da famiglie e imprese, che ha dimostrato di dare grandi risultati in termini d’investimenti e di nuove opportunità di lavoro”.

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