Controllo del territorio e sicurezza pubblica - QdS

Controllo del territorio e sicurezza pubblica

Anna Greco

Controllo del territorio e sicurezza pubblica

martedì 10 Novembre 2009

Forum con Maurizio Mezzavilla, comandante provinciale Carabinieri di Messina

MESSINA – Qual è la situazione del fenomeno delle attività criminose rispetto all’anno passato?
“Sotto il profilo dell’ordine della sicurezza pubblica, il territorio di Messina, in questo momento, registra una fase sostanzialmente favorevole, tenuto conto che i reati risultano in diminuzione (dati tratti dalle statistiche ufficiali del Ministero dell’Interno). Si registra, in particolare, un considerevole calo delle rapine (al trenta per cento), un calo anche dei reati di tipo predatorio, che sono poi quelli che danno più fastidio ai cittadini, come i furti e gli scippi. Bisogna, però, anche segnalare che il calo dei furti non è così considerevole come quello segnalato per le rapine. A fronte di questo c’è un dato ancor più significativo che è l’aumento dell’attività di contrasto. Questo comporta un leggero aumento delle persone tratte in arresto rispetto allo scorso anno, un aumento delle persone deferite in stato di libertà e, più in generale, un’attività anche tesa a contenere l’espansione dei fenomeni criminali mediante l’utilizzo dell’uso di prevenzione, sia personale sia patrimoniale".
Ci sono stati elementi di novità rispetto all’anno 2008?
“Sì. L’elemento di novità è costituito dalla costituzione di una stazione carabinieri a Panarea che, da posto fisso, è diventata stazione carabinieri. Garantisce, quindi, una maggiore copertura di quell’isola anche nel periodo invernale, mentre prima era limitata al periodo estivo. è diventata un presidio a sé, mentre prima Panarea rientrava nell’ambito della stazione di Lipari. Un passo molto importante anche tenuto conto della rilevanza del flusso turistico nel periodo estivo".
Nell’estate appena trascorsa, non sono mancati episodi di cronaca relativi alla diffusione di droghe, proprio nelle Isole Eolie. è, in questo territorio, tale fenomeno in aumento?
“C’è stata una buona azione di contrasto contro la diffusione delle droghe, con anche l’impiego di unità cinofile. Ci sono stati due, tre episodi di sequestro di droga, che comunque sono fisiologici considerato il fatto che sono località turistiche con considerevole flusso, in particolare Panarea, di soggetti giovani. Ricordo che, purtroppo, la diffusione delle droghe, specie quelle leggere, da molti viene considerata non di rilevanza penale, peraltro sottovalutando il rischio commesso al loro uso. Per il prossimo anno ci ripromettiamo di incrementare, qualora possibile, anche la vigilanza a mare proprio per prevenire anche i rave party sulle barche. Teniamo in considerazione che quest’anno abbiamo sostanzialmente triplicato la forza dei presidi sulle Isole. La presenza, dunque, c’era ed è stata incisiva, anche tenuto conto che le isole sono meta da parte di autorità politiche”.
Qual è la situazione riguardante il difficile fenomeno macrocriminalità?
“Per quanto concerne le forme di macrocriminalità, quindi connesse maggiormente al crimine organizzato, sono state condotte varie operazioni da parte delle forze di polizia, tra cui l’Operazione Pozzo del Ros, che ha consentito di disarticolare un sodalizio operante nel barcellonese; poi, ricordo anche l’importante operazione denominata sistema, portata a termine dalla Polizia di Stato. Non escludiamo, nei prossimi mesi, ulteriori attività in questo settore; direi anche prossimamente nel settore contrasto stupefacenti".
Avete avuto segnalazioni di episodi di bullismo?
“Non abbiamo segnali dalle scuole di episodi di bullismo del tipo reso noto dagli ordini d’informazioni di recente. Forse il fenomeno più fastidioso che può essere interpretato come forma di bullismo, atto di disturbo alla quiete pubblica, è il vezzo che hanno molti giovani di andare in giro con autovetture con abbassati i finestrini. E, questo, non solo nel periodo estivo. Si è intervenuto anche con il sequestro del mezzo, rinvenendo all’interno dei woofer fuori legge. Si sta cercando di contrastare anche questo un fenomeno”.
 

 
Nel territorio della provincia in aumento il numero delle contravvenzioni al codice stradale
 
Sotto il profilo del codice della strada, quali sono le cattive abitudini maggiormente riscontrate sul territorio messinese?
“Si sta cercando di dare un impulso alla buona regola di indossare il casco: mal vezzo diffuso in questa zona. Così come lo è l’uso del cellulare in macchina. Anche il numero delle contravvenzioni è in aumento”.
Cosa può dirci sul fenomeno dell’estorsione?
“Tale fenomeno credo sia un fenomeno che interessa la provincia di Messina a macchia di leopardo. Ci sono delle aree dove è maggiormente radicato, altre dove lo è meno. Questo fenomeno sopravvive perché non c’è la collaborazione del cittadino: i cittadini non  hanno fiducia nelle istituzioni o perché forse non conoscono che c’è una normativa di settore, legge 44 del ’99, che è molto precisa e puntuale e che fornisce ampie garanzie anche sotto il profilo economico”.
Si sono registrate operazioni importanti?
“Per quanto concerne le estorsioni, non si può non menzionare l’iniziativa svolta dalla federazione antiracket italiana, la figura di Giuseppe Scandurra per un’attività di sensibilizzazione degli imprenditori e dei commercianti a Barcellona Pozzo di Gotto. Con la manifestazione c’è stato un forte segnale di condivisone degli obiettivi della federazione antiracket da parte di tutte le istituzioni. Ci si aspetta che a breve, a Barcellona Pozzo di Gotto, venga istituita quest’ associazione e soprattutto l’ auspicio è che le persone inizino a ribellarsi a questo fenomeno che, inutile negarlo, è diffuso!”.

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