Una nave supplementare per le Pelagie - QdS

Una nave supplementare per le Pelagie

Calogero Conigliaro

Una nave supplementare per le Pelagie

martedì 03 Novembre 2015

Aggiudicata la gara d’appalto svolta dall’Urega, trasporterà anche merci classificate pericolose come il carburante. Dopo anni d’attesa, dal 1° dicembre viaggi giornalieri con partenza nella tarda mattina

PORTO EMPEDOCLE – Un buona notizia arriva finalmente per le isole di Lampedusa e Linosa, infatti è stata aggiudicata la gara d’appalto svolta dall’Urega per conto della Regione siciliana che assegna un collegamento supplementare per le Pelagie, grazie al quale dal primo dicembre prenderà servizio una nave con caratteristiche tecniche che permetterà il trasporto di merci classificate pericolose quali carburante o gas, oltre che dei normali passeggeri. Quindi ad affiancare il traghetto Sansovino della Compagnia delle Isole arriverà la nave che porta proprio il nome di “Lampedusa”, della società Traghetti delle Isole.
“Abbiamo vinto la gara provvisoria – ha spiegato il presidente della compagnia Franco Fontana – per l’aggiudicazione definitiva si aspetta adesso solo il controllo della certificazione antimafia ed altri adempimenti burocratici. La nave che andrà a coprire la tratta che da Porto Empedocle porta alle Pelagie sarà la “Lampedusa” con una capienza di 499 passeggeri, lunga 125 metri e larga 17 metri, in precedenza aveva collegato la tratta Bari – Durazzo”.
Gli orari previsti faranno sì che la sera da Porto Empedocle parta la nave Sansovino mentre nella tarda mattinata parta la nuova arrivata.
Intanto a Lampedusa l’Amministrazione comunale canta vittoria per un fatto storico che si spera possa definitivamente mettere la parola fine ad anni di disservizi, dovuti soprattutto ai guasti subiti dall’unica nave che collegava le due isole situate al centro del canale di Sicilia con la terra ferma. “Lottavo per questa seconda nave da quando mi ero insediata – ha commentato il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini – per questo lo reputo un risultato importante che ci porta ad una situazione di uguaglianza con le altre isole minori della Sicilia, le quali hanno anch’esse due navi per i loro collegamenti. Oltretutto vorrei anche ricordare che quella sola nave che avevamo era anche non efficiente come dimostrato dalle avarie continue per cui ho denunciato la situazione più volte. Su questo fatto il Governo Regionale ci è stato vicino ed ha mantenuto gli impegni, nonostante il tempo necessario ed i sacrifici nel trovare i fondi”. 
Uniche difficoltà che potrebbero sorgere per questo sogno che sembra finalmente realizzato è però rappresentato dalla presenza nel porto empedoclino della nave Adriatica, soprannominata “la nave fantasma” sequestrata dal tribunale per un pignoramento dell’armatore e da anni ormeggiata occupando spazi importanti.
“Anche la terza asta fallimentare svoltasi il 30 novembre è andata deserta – ha spiegato Massimo Di Marco comandante della Capitaneria empedoclina – adesso ci vorranno non meno di tre o quattro mesi per organizzarne un’altra che avrà la stessa base d’asta di un milione ed 800 mila, ma con la possibilità di offerte libere con sostanziali ribassi fino ad un 20-25% in meno. Chiaro per il resto che prima che l’Autorità marittima autorizzi l’arrivo della nuova nave bisognerà verificare che ci siano gli spazzi e le condizioni di security necessarie”.
Dalla Capitaneria si spera comunque che il problema possa essere risolto in qualche maniera, e per questo nei prossimi giorni si renderà necessario un sopralluogo congiunto con i tecnici di Traghetti delle Isole, in modo da verificare l’assenza di possibili intoppi per l’attracco e la partenza di entrambe le navi, necessarie per assicurare la continuità territoriale con le comunità lampedusane e linosane.

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