Il Liceo Vittorini travolto da un'onda energetica - QdS

Il Liceo Vittorini travolto da un’onda energetica

Il Liceo Vittorini travolto da un’onda energetica

mercoledì 04 Novembre 2015

Gli alunni della IV B del Liceo scientifico Elio Vittorini di Gela

L’energia elettrica può essere trasformata in parole, pensieri, idee mediante la tecnologia.
È ciò che è avvenuto circa due anni fa al Liceo Scientifico “E. Vittorini “di Gela, dove la preside, professoressa A.Tuccio, si è resa promotrice di un progetto di rinnovamento tecnologico. Alla base di questo progetto vi è lo sfruttamento dell’energia elettrica che, proprio in questo caso, testimonia come l’elettricità sia un motore di crescita e di prosperità e come la disponibilità di energia crei lavoro ma soprattutto migliori l’educazione.
 
A tal proposito si è attivata la nostra preside, la quale, utilizzando i fondi europei, ha insistito per l’introduzione di nuovi strumenti tecnologici, quali: lavagne multimediali, registri elettronici, totem e tesserini elettronici per rilevare gli spostamenti degli alunni. Tutti strumenti atti a migliorare non solo la qualità dello studio di noi discenti, ma a incrementare le risorse dei professori.
Nonostante però queste innovazioni abbiano reso sicuramente più moderno e confortevole l’ambiente scolastico, ciò ha portato inevitabilmente ad un dispendioso uso dell’energia elettrica.
L’energia è un bene prezioso che va risparmiato ed ottimizzato.  La sfida sta dunque nell’ imparare efficacemente a gestirlo , mantenendo o addirittura incrementando l’efficienza della scuola.
Dunque noi alunni abbiamo provato a raccogliere delle idee indirizzate a suggellare il rinnovamento… ma a costi contenuti.
Le proposte avanzate sono state tante e tutte finanziabili con fondi europei. Le più originali sono quelle che riguardano lo sfruttamento della luce solare e il pavimento energetico. Numerose sono le aule che si trovano ad essere riscaldate dal sole e che, purtroppo, si ritrovano a soffrire inesorabilmente il caldo, anche nel periodo invernale. L’idea è quella di utilizzare questo calore, tramite pannelli solari, e sfruttarlo per garantire l’illuminazione dell’edificio scolastico e il funzionamento di tutti gli apparecchi elettronici.
Un’altra fonte di calore potremmo essere… noi alunni. Anche le nostre interminabili passeggiate durante le ore di lezione potrebbero essere utili! Il calore sprigionato inconsciamente nell’atto di camminare, potrebbe essere utilizzato, attraverso un pavimento energetico, per contribuire al risparmio di energia!
Queste idee, ritenute le migliori e le più attuabili, potrebbero essere attivate non solo nella nostra scuola ma anche proposte a tutti gli istituti di Gela attraverso una conferenza sul “risparmio energetico nelle moderne agenzie educative”.
Possa dunque l’onda energetica giungere a tutte le scuole, non per distruggere, ma per costruire un futuro migliore!

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