Il lavoro che c'è: i settori in cui le aziende assumono - QdS

Il lavoro che c’è: i settori in cui le aziende assumono

Adriano Agatino Zuccaro

Il lavoro che c’è: i settori in cui le aziende assumono

martedì 10 Novembre 2015

Previsione di assunzione in Sicilia secondo il sistema informativo Excelsior. Industrie chimiche, public utilities, abbigliamento e turismo

PALERMO – I dati sull’occupazione in Sicilia continuano ad essere sconfortanti. Di recente l’Eurostat Regional Yearbook 2015 ha certificato che il tasso di occupazione delle persone tra i 20 e i 64 anni nell’Isola è stato pari al 42,4% nel 2014: il più basso di tutte le regioni europee. C’è, però, una domanda di professioni e di formazione delle imprese nel corso del 2015 che il progetto Excelsior, messo in campo da Unioncamere e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha messo in evidenza ed è utile conoscere se si è in cerca di lavoro.
Secondo il sistema informativo per l’occupazione e la formazione, infatti, nella nostra regione c’è un buon numero di imprese che prevede assunzioni: circa un terzo delle industrie chimiche (35,1%), delle imprese impegnate nelle public utilities (33,5%), delle industrie tessili e dell’abbigliamento (30,9%). Nel settore dei servizi i numeri più incoraggianti si registrano nel turismo e nella ristorazione con il 23,5% di imprese sul totale che prevede assunzioni, seguono i servizi finanziari e assicurativi (23,1%), i trasporti e la logistica (23%).
Percentuali basse? Facendo un rapido confronto con la Lombardia non si direbbe. Nella regione del Nord le industrie chimiche e farmaceutiche che prevedono assunzioni sono il 37,7%,  le imprese impegnate nelle public utilities (30,4%), le industrie tessili e dell’abbigliamento (22,9%). Nel settore dei servizi il 18,4% delle imprese impegnate nel turismo e nella ristorazione prevede assunzioni, servizi finanziari e assicurativi (20,3%), trasporti e logistica (22,5%). Tornando alla nostra Isola, le imprese nel settore dei media e della comunicazione che prevedono assunzioni sfiorano il 20% insieme ad istruzione e servizi formativi (19,5%) e informatica e telecomunicazioni (19,3%), industrie elettriche ed elettroniche (18,8%).
Osservando le percentuali per classe dimensionale, si osserva che quasi tutte le imprese con oltre 250 dipendenti prevedono assunzioni con percentuali che vanno dal 97,9% all’84,9%. Numeri più modesti nelle imprese che hanno da 50 a 249 dipendenti (60,9% in media), fino ad arrivare all’11,1% delle imprese che hanno da uno a nove dipendenti.
Le motivazioni che spingono tali imprese ad assumere sono riassunte nel documento; a prevalere è la percezione di una “domanda in crescita o in ripresa” per il 56,4% delle industrie e il 32,8% delle imprese che lavorano nel settore dei servizi. La sostituzione di dipendenti in uscita o in maternità è una motivazione valida per il 13% delle industrie che pensano di assumere e per il 24,7% delle imprese nei servizi. Cammino ancora in salita per l’Isola ma l’approdo a numeri più incoraggianti per l’occupazione, almeno stando alle intenzioni d’assunzioni dichiarate dalle imprese, sembra più vicino.

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