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Palermo – Scatta il piano green per la città

Gaspare Ingargiola

Palermo – Scatta il piano green per la città

sabato 14 Novembre 2015

Entro il 2016 entrerà nel vivo la rivoluzione floristica varata dall’Amministrazione comunale. Alberi, arbusti e siepi coloreranno il capoluogo dal centro alle periferie

PALERMO – Cinquemila alberi per rendere la città più verde e meno inquinata e la sua aria decisamente più salubre, dopo gli allarmanti dati dell’ultimo report di Legambiente sugli ecosistemi urbani, che piazzano il capoluogo siciliano al terzultimo posto in Italia per qualità della vita.
Palermo si prepara a vivere “entro la fine del 2016” una vera e propria rivoluzione floristica grazie al piano di rimboschimento voluto dall’Amministrazione comunale. Alberi, arbusti e siepi coloreranno la città da Nord a Sud, dal centro alle periferie, e saranno impiantati sia nelle grandi vie di scorrimento, nelle piazze, nei vicoli o nelle rotonde, sia negli spartitraffico, nelle aree monumentali, nei giardini storici e nei parchi. Senza dimenticare le piantumazioni previste come compensazione per il verde che ha dovuto fare posto ai binari del tram, proprio come promesso a suo tempo da Palazzo delle Aquile e Sis.
Il piano è stato presentato dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessore al Verde Francesco Maria Raimondo e dal suo capo area Domenico Musacchia. Partiamo dai numeri: dei cinquemila alberi mille saranno donati dai Gruppi ricerca ecologica, un’associazione ambientalista riconosciuta dal ministero, duemila saranno impiantati dall’Amat o vicino alle rotaie del tram o nelle strade limitrofe e altri duemila saranno a carico del Comune. Palazzo delle Aquile sistemerà 160 platani in via Libertà e 40 nel roseto di viale Campania, 300 alberi nel nascente parco di Villa Turrisi, 500 nei giardini storici, 500 nel Parco della Favorita, 500 per rimpiazzare piante secche o deperite. Duecento alberi sono stati già acquistati, 750 si trovano nel vivaio comunale e altri mille sono stati richiesti all’Azienda delle Foreste Demaniali. L’intesa con l’Ente regionale si è rivelata fruttuosa già in passato con la donazione di mille alberi che l’azienda Yves Rocher ha installato gratuitamente all’interno del parco Ninni Cassarà.
E proprio a proposito di quest’ultimo è arrivata una bella notizia: l’assessore Raimondo ha rivelato che entro la fine dell’anno potrebbe riaprire quantomeno la zona verde, quella dichiarata salubre dalla magistratura. Il tutto passa, ovviamente, dal via libera del giudice delegato e da un confronto con il custode giudiziario e con il Coime, che gestisce l’area. Il polmone verde è sotto sequestro da un anno e mezzo dopo che la Procura ha scoperto al suo interno rifiuti tossici di ogni tipo. Entro dicembre, dunque, il Cassarà potrebbe riaprire, almeno in parte, al pubblico.
Tornando al piano di rimboschimento: saranno privilegiati alberi di piccola e media taglia “perché in passato sono stati fatti troppi errori – ha sottolineato Raimondo – sia con le potature, sia impiantando alberi di grossa taglia difficili da gestire che rovinano marciapiedi e asfalto. Pianteremo l’albero adatto per ogni luogo”.
 
Lungo la Linea 1 del tram, che tocca l’itinerario arabo-normanno passando davanti al Ponte dell’Ammiraglio, verranno privilegiate piante di tipo mediterraneo come l’arancio amaro e le palme da dattero.
 
Lungo le Linee 2 e 3, invece, le piante saranno scelte in base allo spazio a disposizione: boschetti di carrubo e macchie di arbusti  dai colori cangianti in base alla stagione nelle rotonde; alberi di Giuda, tipuane, grevillee, oleandri, jacarande e tabebuie, ma anche lecci, frassini e carrubi negli slarghi più ampi. Gli interventi più massicci interesseranno, oltre a via Libertà, viale dell’Olimpo con 300 fra lecci e alberi di Giuda, e, in futuro, la completa sostituzione delle chorisie (perché “non sono adatte alla strada e ostacolano i pedoni”, ha precisato l’assessore); via Lanza di Scalea con 240 lecci, alberi di Giuda e carrubi; viale Michelangelo con 520 lecci, frassini, alberi di Giuda e carrubi; la Zisa – altro monumento Unesco – con 60 aranci amari, palme da datteri e ulivi cipressini.
“Il tram porta alberi – ha commentato Orlando – e la circonvallazione è la via Libertà del terzo millennio. Aumenteremo gli svincoli e diventerà uno straordinario boulevard con un grande asse verde. Anche la Costa Sud cambierà aspetto: risaneremo il Mammellone e la Bandita e fra dieci anni via Messina Marine sarà la nuova Mondello”. 

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