Regione siciliana: copiare, copiare, copiare - QdS

Regione siciliana: copiare, copiare, copiare

Carlo Alberto Tregua

Regione siciliana: copiare, copiare, copiare

martedì 17 Novembre 2015

Incapaci di fare i giapponesi

Quando si incontravano schiere di turisti giapponesi, in qualunque parte del mondo, si notava la loro abitudine a scattare fotografie a qualunque cosa: panorami, musei, beni archeologici, auto, biciclette, negozi e via elencando. Ci chiedevamo il motivo della loro fotomania. Informandoci e leggendo, abbiamo scoperto che il Governo giapponese aveva impartito un’istruzione a tutti i suoi cittadini: fotografate qualunque cosa e inviatela ai ministeri. Le foto interessanti saranno premiate anche con danaro (yen).
Perché questa istruzione? Perché il governo voleva trarre profitto da qualunque fatto e circostanza si fosse verificata nel mondo per trarne idee, progetti e quindi prodotti, servizi e quant’altro. Insomma, anche dal copiare e copiare il Giappone ha tratto molti frutti ed è diventato un Paese all’avanguardia nel mondo, totalmente ricostruito dalle macerie della Guerra finita con la Pace di Yalta del 4-11 febbraio 1945.
La loro intelligenza ha precorso il futuro, e ha permesso loro di costruire tutti i nuovi immobili con criteri antisismici, per farli resistere anche fino al settimo grado della scala Richter dei frequenti terremoti.

Non crediamo che alla Regione siciliana vi siano persone tanto intelligenti e perspicaci come i giapponesi, non perché siamo increduli ma perché guardando il film di questi ultimi settant’anni constatiamo lo stato dei fatti.
Eppure, anche gli incapaci e i mediocri, cioé quelli che non hanno iniziativa o non sono illuminati dall’innovazione, dovrebbero quanto meno essere capaci di copiare. Copiare che cosa? Per esempio, come è amministrata la Regione Lombardi, che costa ai suoi cittadini la metà di quanto costa ai siciliani.
Per esempio, copiare la Sanità toscana che costa meno di quella isolana e rende servizi nettamente superiori. Per esempio, copiare la Regione Puglia che utilizza al massimo tutti i fondi europei. Per esempio, copiare la Regione Basilicata, ove i suoi 600mila abitanti sono diventati ricchi perché capaci di sfruttare in loco l’energia derivata dal petrolio e capaci di tenersi con ogni mezzo lo stabilimento Fca di Melfi
Oppure copiare la Regione Emilia Romagna, che attrae il doppio di turisti della Sicilia e che è un modello degli imprenditori in rete.
 

In quella regione cosiddetta rossa, infatti, sembra vi sia un paradosso: vi è il massimo numero di piccole e medie imprese sottoforma di cooperative. Le quali sono riunite in consorzi e quindi in condizione di praticare prezzi relativi ai servizi prestati estremamente bassi ed estremamente concorrenziali perché sono messi in rete.
Ancora oggi in Romagna, in alta stagione, sono in condizione di far spendere 40-45 euro al giorno per una pensione completa, compreso un lettino ed un ombrellone, ciò perché tutti i servizi sono trasversali e quindi a loro volta costano relativamente poco.
Non si capisce perché la Regione siciliana non sia capace di copiare il modello della Provincia Autonoma di Bolzano, che in cinquant’anni ha trasformato le pietre nude delle Dolomiti  in oro, avendo investito in quel magnifico territorio tutte le risorse ottenute dallo Stato.
Non avevano niente nella Provincia di Bolzano. Oggi i turisti estivi ed invernali, spesso, non trovano posto per le loro vacanze.

E non si capisce perché la Regione siciliana non sia capace di copiare il modello dell’Umbria. In quella regione, tutte le città sono messe in rete, organizzano eventi tutto l’anno, attirano turisti di ogni genere e tipo, nazionali ed internazionali, anche turisti religiosi, come ad Assisi e Cascia.
In quella regione lavorano tutti: artigiani, ristoratori, albergatori, negozianti, B&b. Il tasso di disoccupazione è bassissimo, anche perché vi è un’enorme schiera di partite iva che supportano le attività principali.
Dunque, non si chiede a questi 100mila dipendenti della Regione, diretti e indiretti, di avere una particolare intelligenza o creatività. Si chiede che lavorino con efficienza ed efficacia come fanno i loro colleghi di tutte le regioni sopra elencate, accontendandosi di guadagnare quanto guadagnano gli stessi. Non di più. Quindi, capacità normali insieme a moderazione.
È troppo chiedere questo? Forse, dato lo scenario tremendo che vediamo, la risposta sembra affermativa.

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