In attesa di assessore e revisione Commissioni - QdS

In attesa di assessore e revisione Commissioni

Raffaella Pessina

In attesa di assessore e revisione Commissioni

martedì 17 Novembre 2015

Destino dei governi Crocetta e dell’Assemblea regionale: sempre in stand by. Il presidente: “Il Pd non credo possa rivendicare altro”

PALERMO – Seduta parlamentare questo pomeriggio prevista alle 16 all’Ars per discutere due disegni di legge: “Norme in materia di tutela aree caratterizzate da vulnerabilità e valenze ambientali e paesaggistiche” (n. 847/A) e “Valorizzazione del demanio trazzerale” (n. 349/A).
L’attenzione politica è comunque dedicata alla nomina dell’ultimo assessore del Crocetta quater, quello alle Autonomie locali e Funzione pubblica. Il governatore Crocetta ha già espresso la propria preferenza, che ricade sul nome di Luisa Lantieri di Sicilia Democratica, nomina che aveva dato quasi per sicura in questo fine settimana, ma che è rimasta al palo.
Sembra manchi l’intesa tra i capigruppo della maggioranza. Crocetta teme che il Partito Democratico possa rivendicare un’altra poltrona.
“Il Pd ha rappresentanza notevole in giunta – ha detto Crocetta – e sinceramente credo non possa rivendicare altro. Insisto che dobbiamo rappresentare tutte le forze politiche all’interno di una coalizione e che non ho assolutamente voglia di cambiare il quadro delle alleanze riciclando gli uomini del massacro”.
Restano peraltro da definire anche i componenti delle commissioni legislative, ancora non rinnovate. Il Movimento Cinquestelle in una nota stigmatizza questo comportamento: “La spartizione delle poltrone continua a paralizzare il Parlamento – è scritto nel comunicato – Dopo la vergognosa, irritante e infinita telenovela che ha preceduto la nascita del Crocetta quater, si rischia ora una nuova stagnazione istituzionale sulle presidenze delle commissioni: la Sicilia e i siciliani non meritano questo”.
 
Tra l’altro le liste dei deputati da destinare alle commissioni non sono ancora complete perchè vi sono alcuni partiti che non hanno comunicato i nomi alla presidenza dell’Ars e quindi è difficile che vengano rinnovate questa settimana. “Noi – proseguono i deputati Cinquestelle – abbiamo comunicato la nostra griglia da tempo ad Ardizzone. Siamo stati i primi a farlo. A quanto pare all’appello mancano diversi partiti, tra cui il Pd e la cosa non ci meraviglia affatto: ci sono parecchie persone rimaste fuori dagli assessorati che vanno accontentate. Va definita, inoltre, la trattativa con i vari pezzi di questa eterogenea maggioranza per spartirsi le presidenze. Sono questi i grandi temi sul piatto nel palazzo. Le emergenze, quelle vere, possono aspettare”.
Il presidente della Regione invece si occupa delle emergenze del territorio e dice “basta alla Sicilia dei crolli, bisogna parlare della Sicilia che si ricostruisce”. Le sue dichiarazioni sono state esternate ai giornalisti a margine dell’inaugurazione della bretella di collegamento dell’autostrada A19 di ieri mattina. Crocetta ha indicato come opere prioritarie quelle contro il dissesto idrogeologico. “L’obiettivo – ha detto Crocetta – è quello di fare un monitoraggio dei territori e nei prossimi due anni aprire un centinaio di cantieri per riparare gli effetti devastanti del passato con opere di prevenzione”.
 
Critico sui lavori dell’autostrada Palermo-Catania invece è stato Marco Falcone di Forza Italia: “Il ministro Delrio, ormai emulando nei modi il presidente del Consiglio Renzi, ha inaugurato con superfluo entusiasmo il rattoppo sull’A19 Palermo-Catania, la bretella in prossimità del viadotto Himera crollato nella primavera a causa di una frana – ha detto Falcone – Una mezza inaugurazione dunque, perchè per il ripristino del tracciato originario sarà necessario attendere fino al 2018, se non ci saranno ulteriori ritardi. Una tempistica, quella prevista da Anas e dal governo nazionale, che certifica la trascuratezza di Roma nei confronti della Sicilia, del Mezzogiorno. In un Paese normale, un intervento da 30 milioni di euro, sarebbe infatti realizzato in pochi mesi, in Sicilia dovremo invece aspettare non meno di tre anni”.

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