La Giunta-cadavere distrugge la Sicilia - QdS

La Giunta-cadavere distrugge la Sicilia

Carlo Alberto Tregua

La Giunta-cadavere distrugge la Sicilia

sabato 21 Novembre 2015

Ars, approvare la sfiducia

La vicenda della Giunta regionale e del suo prode presidente, Rosario Crocetta, è degna delle migliori commedie di Georges Feydeau (1862 – 1921), commedie fondate sugli equivoci, sul cazzeggio, sull’inconcludenza, che avevano il solo scopo di fare ridere il pubblico.
Di fronte a questi tre anni della Giunta guidata da Crocetta, invece, i siciliani stanno piangendo copiosamente perché dalla farsa si è passati al dramma. Il dramma dei 388 mila disoccupati (Istat, settembre 2015), del milione e mezzo di poveri, della distruzione dell’economia, del crollo della costruzione delle opere pubbliche e del comparto dell’edilizia, dei disastri ambientali e via elencando.
Il peggio di questo dramma è che il 31 dicembre scade l’ultimo giorno utile per spendere i fondi del Piano 2007/13. è inutile che questi cialtroni continuino a dire che vi sarà una corsa per spenderli, in quanto chi dovrebbe correre è azzoppato e quindi incapace di fare alcunché. Si tratta di 1,2 miliardi che probabilmente andranno perduti ma che, se spesi per tempo, avrebbero dato ossigeno a economia e disoccupati. 

La farsa continua col balletto dei 24 mila forestali e dei 18 mila precari presso le amministrazioni locali, nonché migliaia di dipendenti inutili della Resais spa ed altri inutili stipendi, che sono puro assistenzialismo.
Un presidente con gli idonei attributi mentali avrebbe dovuto avere il coraggio, sin dall’inizio del suo mandato, di dire a tutta questa gente che, data l’esiguità delle risorse disponibili, per loro la festa era finita.
Che senso ha continuare a pagare indennità ai forestali che fanno tutti un altro mestiere, per cui essa è un puro regalo fatto da partitocrati clientelari, saccheggiando le risorse che tanto faticosamente si ottengono dalle imposte pagate dai siciliani?
E poi, perché pagare indennità agli inutili forestali e agli inutili dipendenti trascurando totalmente i 388 mila disoccupati? Una Giunta regionale che avesse a cuore l’interesse generale, dovrebbe decidere: a tutti o a nessuno, perché non vi sono siciliani privilegiati e altri danneggiati, con ciò violando l’articolo 3 della Costituzione che prevede tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge.
 

La Giunta-cadavere che potrebbe  essere anche definita zombie, non ha la minima capacità di fare alcunché.
Sosteniamo da due anni che essa debba essere sfìduciata. Ma questo non è ancora avvenuto perché i consiglieri-deputati regionali tengono troppo al loro compenso mensile che costa ai siciliani, complessivamente, 20.681 euro cadauno, come pubblichiamo sovente, elencando dettagliatamente tutte le componenti del costo.
La maggior parte di essi sa che non tornerà a Palazzo dei Normanni, stante anche la riduzione degli scranni da 90 a 70. Giancarlo Cancelleri sta raccogliendo le firme per la mozione di sfiducia che ha già avuto il consenso di Forza Italia e di Musumeci. Occorre che anche Cardinale e il suo gruppo firmino, e altrettanto facciano quei deputati del Partito democratico di buon senso e intelligenti, fra cui citiamo Luca Sammartino e Anthony Barbagallo, che hanno il dovere e l’interesse di scindere la propria responsabilità da quella dei loro colleghi, ex comunisti, tutti dichiarati cuperliani.  

Cosicché, se si riuscirà a raggiungere la soglia di 46 firme, finalmente, la Giunta-cadavere sarà mandata a casa. Dopodiché vi saranno le elezioni che con un’apposita norma nazionale potranno essere svolte nella tornata delle amministrative di primavera.
Ma intanto nel vuoto e nell’emergenza va approvato il bilancio 2016, senza le somme che questa inutile Giunta sperava di avere dal Governo nazionale, stretto a sua volta, dalla spada di Damocle della Commissione Europea.
Quest’ultima, infatti, non ha ratificato ancora la legge di Stabilità 2016 ma ha condizionato l’approvazione della stessa alla realizzazione delle riforme in essa contenuta, rinviando il giudizio definitivo ad aprile 2016.
Qualcuno in mala fede sostiene che togliendo i 18 mila precari dalle amministrazioni locali queste non funzionerebbero più. Non è vero. Il dimagrimento dell’organico, se accompagnato dalla riorganizzazione, potrà far aumentare il tasso di efficienza e la qualita dei servizi prodotti.
Basta balle, ora vogliamo la verità e i fatti.

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