L'energia del gas secondo l'Ue: c'è Gela - QdS

L’energia del gas secondo l’Ue: c’è Gela

Rosario Battiato

L’energia del gas secondo l’Ue: c’è Gela

mercoledì 25 Novembre 2015

Selezionati i 195 progetti infrastrutturali chiave per integrare i mercati europei, con la connessione Sicilia-Malta. Stanziati in tutto 797 milioni tra il 2014 e il 2015 per cofinanziare studi e lavori di costruzione

PALERMO – Una settimana fa la commissione Europea ha presentato i progetti infrastrutturali chiave per integrare i mercati europei dell’energia e diversificare le fonti. Sono 195 i progetti di interesse comune (pic) selezionati e tra questi c’è anche un pezzo di Sicilia. Si tratta di Gela e del suo ruolo strategico nella connessione di Malta alla rete europea del gas.
L’Ue le considera infrastrutture che “contribuiranno al conseguimento degli obiettivi dell’Europa sul fronte dell’energia e del clima e che sono determinanti per la realizzazione dell’Unione dell’energia”, si legge nella nota ufficiale della Commissione, e proprio “grazie a questi progetti potremo gradualmente costruire l’Unione dell’energia integrando i mercati europei del settore e diversificando le fonti e le rotte; i progetti contribuiranno poi a porre fine all’isolamento energetico che caratterizza alcuni Stati membri e favoriranno la penetrazione delle rinnovabili nella rete, riducendo le emissioni di biossido di carbonio”.
Per i progetti di interesse comune inseriti in questa speciale lista ci sono diversi vantaggi: procedure di autorizzazione accelerate e migliori condizioni normative. Inoltre possono essere ammessi a fruire del sostegno finanziario erogato tramite il meccanismo per collegare l’Europa (Cef). Uno strumento che ha a disposizione un bilancio da 5,35 miliardi di euro da destinare alle infrastrutture energetiche transeuropee tra il 2014 e il 2020 per aiutare i progetti di interesse comune a essere realizzati in fretta e ad attrarre investitori. Si tratta di una eccezione alla regola, precisa un comunicato di Bruxelles, visto che le infrastrutture energetiche dovrebbero essere di norma finanziate dal mercato e dalle bollette degli utenti. L’Ue ha tuttavia ben calcolato i colossali investimenti previsti per questa strategia e pertanto ha istituito alcuni fondi, come il meccanismo per collegare l’Europa (Cef) e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), che contribuiranno a mobilitare i capitali necessari.
“A titolo del Cef – si legge – nel 2014 e nel 2015 sono stati assegnati 797 milioni di euro al cofinanziamento di studi e lavori di costruzione che contribuiscono alla realizzazione dei progetti di interesse comune”.
Qual è l’identikit del progetto perfetto? Tra le condizioni necessarie e sufficienti ci sono “vantaggi significativi ad almeno due Stati membri, contribuire all’integrazione del mercato e a una maggiore concorrenza, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e ridurre le emissioni di CO2”.
L’ultimo elenco era stato aggiornato nell’ottobre 2013, i progetti che oggi ne fanno parte riguardano l’energia elettrica (108), il gas (77), il petrolio (7) e le reti intelligenti (3). Almeno uno di questi passerà dalla Sicilia. Si tratta del progetto Connection of Malta to the European Gas network — pipeline interconnection with Italy at Gela and/or offshore Floating LNG Storage and Re-gasification Unit (Fsru) che permetterà la connessione tra i due paesi tramite Gela e la costruzione di un rigassificatore. 
Per l’Algeria, invece, che è sempre stata una storica fornitrice di gas nazionale di passaggio proprio dall’Isola, si prevede una connessione con la Sardegna.

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