Il Psr 2014/20 linfa vitale per l'agricoltura siciliana - QdS

Il Psr 2014/20 linfa vitale per l’agricoltura siciliana

redazione

Il Psr 2014/20 linfa vitale per l’agricoltura siciliana

giovedì 03 Dicembre 2015

Il presidente di Confagricoltura Catania, Giovanni Selvaggi, descrive le nuove opportunità per l’Isola

CATANIA – “C’è voluto tanto, troppo tempo e questo non ci ha fatto certo felici, ora però è il tempo di mettere da parte polemiche e malumori e di mettersi a lavorare per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale della Sicilia 2014/2020”, ad affermarlo è Giovanni Selvaggi, presidente di Confagricoltura Catania e presidente regionale della sezione olivicola della Confederazione.
“Si tratta di un programma che porterà nuova linfa vitale a un comparto, quello agricolo, in grande difficoltà anche per le ripetute calamità naturali che hanno colpito le aree più produttive dell’isola e più volte il catanese, flagellato a più riprese da grandine e piogge torrenziali”, aggiunge Selvaggi.
“L’impressione che abbiamo ricavato dalle linee guida del Piano di Sviluppo Rurale è positiva – commenta Selvaggi – il piano approvato assegna all’agricoltura siciliana disponibilità finanziarie ingenti, i fondi a disposizione ci sono ora però non si devono ripetere gli errori fatti con la passata programmazione europea”. “Interessante è, in particolare, l’opportunità offerta con una dotazione di oltre 210 milioni di euro, all’agricoltura biologica, un settore nel quale i nostri imprenditori si sono impegnati molto ottenendo ottimi risultati”, aggiunge il presidente di Confagricoltura Catania.
 
“Il biologico – sottolinea Selvaggi – non è l’unico settore a poter beneficiare di grandi occasioni, molto si potrà fare per l’agrumicoltura e l’olivicoltura, che sono stati e rimarranno il nostro punto di forza,  per la valorizzazione delle tipicità, per l’innovazione, per la le imprese giovani, per le aziende di medie dimensioni, per le organizzazioni di produttori e anche per le start-up extragricole che offriranno servizi innovativi al sistema agricolo”. “A questo punto – commenta il presidente di Confagricoltura Catania – c’è da attivarsi perché si recuperi il tempo perduto avviando presto, come da tempo richiesto dalla nostra organizzazione, le consultazioni per la predisposizione dei nuovi bandi”. “In questo nuovo scenario – aggiunge Selvaggi – anche per le esperienze precedenti, riteniamo indispensabile che siano immediatamente poste le basi per consentire un reale e tempestivo accesso al credito per le imprese agricole attivando tutti gli strumenti in grado di aiutare le aziende a fornire le garanzie richieste”.
E proprio per affrontare al meglio le chance offerte all’imprenditoria agricola siciliana e catanese Selvaggi annuncia che i tecnici di Confagricoltura Catania saranno presto a lavoro per studiare nei dettagli il nuovo Piano di Sviluppo Rurale e informarne gli associati, “Il Psr è uno strumento complesso e non può essere affrontato senza una adeguata preparazione da parte di tecnici e imprenditori – sottolinea Selvaggi – il compito della nostra confederazione è anche quello di aiutare, semplificare e assistere i nostri soci nell’approccio ai bandi e ci stiamo attrezzando per farlo al meglio”. “L’Europa, tramite i suoi fondi strutturali, a cominciare da quelli del PSR appena approvato, offre l’opportunità alle nostre filiere agroalimentari e alle nostre imprese di innovare, consolidarsi e di provare a conquistare nuovi mercati – continua il presidente Selvaggi – si tratta di un’opportunità che questa volta non possiamo permetterci di mancare, pena la condanna al sottosviluppo”.
Un ultimo passaggio il dirigente di Confagricoltura Catania, in linea con quanto affermato dai vertici regionali della confederazione, lo dedica alla passata programmazione: “Bisogna continuare a tenere alta la guardia sulla programmazione 2007/2013, in via di conclusione, essendo elevato il rischio di penalizzazioni per le aziende che hanno ottenuto le autorizzazioni con gli ultimi scorrimenti dei bandi delle misure ad investimento”.

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