Antonino Spampinato: "Un lavoro costante per e con i cittadini" - QdS

Antonino Spampinato: “Un lavoro costante per e con i cittadini”

Rossella Fallico

Antonino Spampinato: “Un lavoro costante per e con i cittadini”

venerdì 04 Dicembre 2015

Forum con Antonino Spampinato, Comandante provinciale Gdf di Siracusa

Quali sono le criticità maggiori del territorio e quali, invece, i suoi punti di forza?
“In un periodo di crisi come quello in cui stiamo vivendo negli ultimi anni, la provincia di Siracusa sta dimostrando capacità e forza di reagire, grazie ad un modello imprenditoriale dinamico ed a un’economia che non si regge esclusivamente sul petrolchimico. Nella provincia individuiamo due importanti distretti industriali, quello della meccanica e quello della meccatronica oltre ad averne altri agricoli. I dati che emergono dalle nuove partite Iva fanno rilevare che gli imprenditori aretusei stanno tornando a valorizzare il territorio e a fare ‘impresa’, sfruttando le bellezze e le diversità dei paesaggi”.
Vi sono collaborazioni con i Comuni per stanare gli evasori?
“Sono stati sottoscritti diversi protocolli d’intesa con Comuni di questa provincia sulla base dei quali si è inteso sviluppare una cooperazione istituzionale finalizzata, in linea di massima, all’ individuazione di soggetti sconosciuti al sistema informativo degli Enti locali e titolari di partita Iva; al controllo sull’osservanza degli obblighi di versamento dei tributi locali e finalizzata al controllo nei confronti dei soggetti beneficiari delle Prestazioni Sociali Agevolate”.
Quali obiettivi si pone per la fine del 2015?
“Il Comando Provinciale si pone lo scopo di raggiungere i target assegnati annualmente dal Comando Generale, finalizzati, non solo, ad effettuare un’efficace lotta alle diversificate forme di evasione fiscale, ma anche al contrasto degli illeciti: in materia di spesa pubblica, come le frodi perpetrate per l’ottenimento dei finanziamenti pubblici; nella pubblica amministrazione come i fenomeni dell’assenteismo o dei falsi invalidi”.
Quali sono i principi etici che guidano la GdF e in che modo essi sono utilizzati per tutelare i cittadini?
“La Guardia di Finanza, sin dal 1995, si è autoregolamentata attraverso un Codice deontologico di comportamento degli appartenenti al Corpo nell’assolvimento delle proprie funzioni. Inoltre, con l’entrata in vigore del Piano Nazionale Anticorruzione (L. 190/2012), la Guardia di Finanza ha messo a punto un Piano triennale per la prevenzione della corruzione che prevede ad esempio l’incompatibilità di incarichi presso Pubbliche amministrazioni e presso enti privati.
 Il nostro ruolo principale è quello di dare dei segnali al cittadino, ponendoci nei suoi confronti in modo che lui ci veda come una parte alleata e non una parte avversa. Il segnale che vogliamo dare è quello di esserci, esserci assieme, agendo nell’interesse di tutti. La provincia in questi ultimi anni è stata impegnata al contrasto all’immigrazione clandestina: Siracusa  rappresenta l’esistenza di un modello di grande pregio grazie ad un gruppo di interforze di contrasto all’immigrazione clandestina (G.I.C.I.C.) incardinato nell’ambito della Procura della Repubblica di Siracusa, che ha assicurato alla giustizia i responsabili. Questo è un buon segnale di sicurezza per il territorio, per la Nazione e per l’Unione Europea”.
In che modo è possibile migliorare la percezione che i cittadini hanno della GdF, facendo loro capire che l’azione delle Fiamme gialle non vuole vessare gli onesti ma punire gli illeciti?
“Le Fiamme Gialle di Siracusa forniscono il massimo impegno affinché ogni cittadino possa convincersi che la Guardia di Finanza sia un’Istituzione a presidio della collettività che in primis tutela l’economia sana contrastando le forme di illegalità e di concorrenza sleale che minano il corretto funzionamento dell’economia. Non meno importate il controllo del territorio per la difesa dell’ambiente e del patrimonio artistico e archeologico. Tuteliamo le industrie del polo siracusano andando a colpire le aziende che non rispettano le regole. Recentemente abbiamo avviato un processo mirato al contrasto della merce contraffatta controllando a tappeto i negozi cinesi esistenti nel territorio, al fine di tutelare il cittadino che deve comprare prodotto sicuri. Abbiamo dato un segnale alla collettività, tutelando chi ha prodotti in regola”.
 
Quali iniziative avvierete o avete in corso contro l’evasione fiscale?
“In linea con le indicazioni del Comando Generale e coerentemente con quanto fatto in questi anni, l’obiettivo primario è quello di colpire i soggetti con un maggior livello di rischio di evasione e di attaccare quei particolari meccanismi di frode e fenomeni di elusione fiscale internazionale. Inoltre miriamo a rafforzare l’attività d’intellingence, utilizzando il patrimonio informativo derivante dalle indagini finanziarie e da quelle di polizia giudiziaria. Siamo in tutta la Provincia circa 320 finanzieri, oltre la sede di Siracusa abbiamo altri reparti territoriali: la Brigata di Pachino, la Tenenza di Noto, la Compagnia a Siracusa, la Compagnia ad Augusta, la Tenenza di Lentini e quella di Priolo-Melilli.
Le verifiche che svolgiamo sul nostro territorio si fanno con una certa compliance: sia con l’Agenzia delle Entrate, così da evitare il meccanismo di doppia verifica o delle sovrapposizione; sia con il contribuente con il quale anche durante il periodo della verifica, che è disciplinata da un periodo di circa 30 giorni, c’è una dialettica costante affinché lui possa mettersi in condizioni di dimostrare e di spiegare. Essere sul territorio significa esserci non solo con la verifica, ma andando a vedere quello che io, ancor prima di indossare la divisa, osservo da cittadino. La sinergia apporta grandi vantaggi”.

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