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Palermo – Via al bike sharing per una città sempre più green

Gaspare Ingargiola

Palermo – Via al bike sharing per una città sempre più green

sabato 12 Dicembre 2015

Sette postazioni saranno dotate di pensiline fotovoltaiche che produrranno energia elettrica. Il servizio sarà gestito con un portale web che promuoverà il turismo sostenibile

PALERMO – Sarà inaugurato domani il nuovo servizio di bike sharing, che si unisce al tram – il contratto di servizio attende di essere approvato in questi giorni – per un’Amat sempre meno dipendente dal trasporto su gomma.
Il servizio è stato presentato durante il convegno “Mobilità e Benessere” organizzato dall’Amat alla Fiera del Mediterraneo nell’ambito di “Eco Expo 2015”, una rassegna sul risparmio energetico e lo sviluppo ecosostenibile. Erano presenti il sindaco Leoluca Orlando, gli assessori comunali alla Mobilità Giusto Catania, al Verde Francesco Maria Raimondo e all’Ambiente Cesare Lapiana, il presidente dell’Amat Antonio Gristina e il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto.
Il bike sharing potrà contare su 420 biciclette (di cui 20 a pedalata assistita) e 37 stazioni sparse in tutta la città, da nord a sud, dalle periferie al centro storico, fino a Mondello. A vincere l’appalto è stata la società Tmr di Sant’Agata di Militello. I cittadini (previa sottoscrizione di un apposito abbonamento) potranno utilizzare le biciclette come un mezzo di trasporto pubblico, con il vincolo di consegnarle dopo l’uso presso uno dei vari cicloposteggi.
Sette postazioni saranno dotate di pensiline fotovoltaiche, che oltre a produrre energia elettrica da fonte rinnovabile (utile a ricaricare le batterie dei mezzi a pedalata assistita), costituiscono un elemento di arredo urbano, in quanto progettate con una particolare attenzione alla forma architettonica. Il servizio sarà gestito attraverso un portale web che servirà anche a promuovere attività legate al turismo sostenibile. Nei siti prescelti verranno realizzati parcheggi con 10 o 20 stalli per bicicletta.
Le prime nove postazioni sono già state installate in piazzale John Lennon, via Scaduto, viale Francia, via Marchese di Villabianca, piazza Alberico Gentili, via Aquileia, piazza Don Bosco, via dell’Autonomia Siciliana e viale Praga. Altre 19 saranno piazzate in via Principe di Belmonte, piazza Principe di Camporeale, piazza Crispi, via Terrasanta, via Rossini, largo Cavalieri del Santo Sepolcro, via Archirafi, via Volturno, piazza Giulio Cesare alla Stazione Centrale, piazza Castelnuovo, piazzetta Due Palme, piazza della Vittoria, piazza XIII Vittime, foro Umberto I, piazza Marina, piazza Caboto, piazza Giovanni Paolo II, piazza Cassa di Risparmio e piazzetta Flaccovio-Ungheria. Le rimanenti 9 sono in corso di autorizzazione. Tutte le biciclette sono dotate di un localizzatore Gps-Gsm che invia le proprie coordinate geografiche e il livello di carica della batteria al server centrale di gestione. È previsto anche un sistema anti-asportazione della sella, che avrà lo sgancio rapido per la regolazione dell’altezza ma anche un meccanismo di blocco per evitare che venga sfilata. Bike  e car sharing saranno integrati e basterà una sola tessera per l’accesso ad entrambi i servizi.
Gli abbonamenti saranno annuale (25 euro solo il bike, 35 con il car), settimanale (8 euro) e giornaliero (5 euro), mentre le tariffe di noleggio prevedono scatti di 50 centesimi ogni mezzora per le prime due ore, per poi salire a 1 e 2 euro per evitare un uso eccessivamente prolungato della stessa bici e incoraggiare la condivisione. Gli utenti potranno usare l’app youBike messa a punto dalla TMR per registrarsi al servizio, visualizzare la mappa delle stazioni “BiciPa”, verificare e ricaricare il credito e la disponibilità di sgancio e riaggancio delle bici e trovare rapidamente la stazione più vicina.  “Oggi – ha affermato il sindaco Orlando – possiamo dire di avere il miglior tram della nazione, la più grande flotta di car sharing d’Italia, gestita da una struttura pubblica che è l’Amat, e anche il bike sharing. Tutto questo grazie a risorse europee, quelle stesse risorse che qualcuno nel passato in questa stessa città, ha sprecato o non usato.

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