Cantieri culturali alla Zisa, i beni tornano in comune - QdS

Cantieri culturali alla Zisa, i beni tornano in comune

redazione

Cantieri culturali alla Zisa, i beni tornano in comune

sabato 12 Dicembre 2015

A Palermo verranno recuperati due padiglioni dell’ex area industriale. Bando Fondazione con il Sud: selezionati 7 progetti, 2 in Sicilia

PALERMO – Sette progetti selezionati dalla Fondazione con il Sud, attraverso il Bando storico-artistico e culturale, restituiranno nuova vita ad altrettanti beni inutilizzati nel Mezzogiorno.
L’iniziativa, promossa lo scorso anno, ha avuto infatti l’obiettivo di promuovere l’uso “comune” dei beni culturali delle regioni meridionali attraverso attività sociali e culturali economicamente sostenibili, per una più ampia fruibilità da parte della collettività, come strumento di coesione sociale. Gli interventi, che saranno sostenuti complessivamente con oltre 3,3 milioni di euro (una media di 477 mila euro a progetto), coinvolgono nelle partnership 66 organizzazioni, tra università, associazioni, cooperative sociali, fondazioni, enti locali e imprese.
Gli enti pubblici proprietari dei beni hanno concesso al soggetto responsabile dell’iniziativa, che sarà realizzata all’interno dello spazio, la disponibilità gratuita dell’immobile per un periodo di almeno 10 anni.
Il percorso che ha portato alla selezione dei beni culturali e dei progetti di valorizzazione è partito lo scorso anno. Attraverso una procedura sperimentale la Fondazione con il Sud ha invitato gli enti pubblici e privati proprietari di immobili di rilevanza storico-artistica e culturale a candidare i propri beni inutilizzati come luoghi da valorizzare attraverso modalità individuate dalle comunità locali.
Oltre 220 i beni proposti (Ville e palazzi storici, ex luoghi di culto, castelli e fortezze, beni archeologici e di archeologia industriale, altri spazi), pubblicati dalla Fondazione sul sito ilbenetornacomune.it con l’obiettivo, oltre che di rendere pubbliche le candidature, di condividere le informazioni, ma anche le storie, le immagini dei beni e le idee di riuso suggerite da cittadini e utenti del web, portando all’attenzione dei decisori e dell’opinione pubblica il tema dell’utilizzo comunitario del patrimonio culturale attraverso innovazioni sociali, affinché il nostro patrimonio culturale non sia dimenticato ma possa diventare sempre più accessibile e fruibile.
Di questi beni ne sono stati selezionati 14, inseriti nel bando storico-artistico e culturale con l’obiettivo di valorizzarli con proposte provenienti dal basso, capaci di favorire la piena fruizione dei beni da parte della collettività e di sviluppare un processo virtuoso e duraturo di sviluppo locale. Infine, 46 proposte di progetto pervenute e 7 selezionate.
Attraverso le due precedenti edizioni del Bando (2008 e 2011), la Fondazione con il Sud ha sostenuto 21 progetti per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale (beni materiali e immateriali), per un’erogazione complessiva di oltre 8 milioni di euro. Due i progetti finanziati in Sicilia, che recupereranno e animeranno i Padiglioni 10 e 20 dei Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo.

Padiglione 10 Cantieri culturali  Zisa
Con il progetto “ZisaCreativa” (promosso dall’Associazione culturale Clac in partnership con altre 14 organizzazioni; contributo di 480.000 euro) verrà realizzato uno spazio ibrido che sarà incubatore di imprese culturali ma anche luogo di aggregazione e inclusione sociale. Un’attività di mappatura ricostruirà in una narrazione multimediale la “memoria” dei Cantieri Culturali e del quartiere che li ospita; saranno realizzati un censimento dei beni pubblici e privati che potrebbero diventare capaci di produrre reddito, laboratori di costruzione partecipata per gli arredi con il coinvolgimento di ragazzi del carcere minorile in semilibertà, percorsi formativi di economia collaborativa per gli studenti, laboratori di auto imprenditorialità per i giovani al di sotto dei 30 anni.

Padiglione 20 Cantieri culturali  Zisa
Il progetto “Nuove officine alla Zisa” (promosso dal CRESM – Centro ricerche economiche e sociali con altre 4 organizzazioni; per il Meridione, contributo di 499.950 euro) realizzerà nel padiglione un centro polivalente che offrirà supporto alle iniziative di imprenditoria individuale di persone in condizione di disagio (immigrati, disoccupati, ecc.) con corsi e consulenze nei settori della bioedilizia, bioarchitettura, riqualificazione ambientale, fitodepurazione biodiversità. Sarà allestita un’officina polifunzionale di artigianato e tecnologia che metterà a disposizione di chi è coinvolto nei percorsi di auto imprenditorialità macchinari per la lavorazione di materiali naturali e la produzione di apparecchiature elettroniche, di bioedilizia e eco design. Verrà avviato anche un Bio-Etno Bar, punto di ristoro multietnico dedicato allo street food.

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