L’assessore al bilancio Giuseppe Girlando, però, che ha anche partecipato a un incontro a Città Insieme sull’argomento, non ha dubbi: “Catania si salverà” ha detto con decisione.
“Il bilancio di previsione 2015 e quelli precedenti, – afferma il consigliere d’opposizione Manlio Messina – pagano degli effetti normativi che hanno rivoluzionato il mondo delle amministrazioni degli enti locali dal 2001 e questo comporta lo spalmare il debito nelle generazioni future. È quanto è accaduto a Catania”.
Anche le partecipate però, nonostante l’assessore non si dica preoccupato per questo, rappresentano una grossa fetta.
“Le partecipate sono l’ultimo dei problemi relativi al comune di Catania per quanto riguarda il bilancio. – afferma Girlando che difende le Società da accusa di favoritismo – Le norme attuali rendono estremamente difficile l’opportunità di clientelismo. Io ho tre assessorati e nessun dirigente”.
Per cercare di uscire dall’empasse, pochi giorni fa il commissario nominato, Antonio Garofalo, sarebbe arrivato a Catania e mentre uno dei revisori, Fabio Sciuto, parla di “atto dovuto”, l’assessore al bilancio del Comune di Catania, durante l’ultima seduta consiliare ha spiegato che molti comuni siciliani hanno avuto al nomina di un commissario, “circa 300 Comuni tra cui anche Catania e Palermo oltre a tanti piccoli, ma ciò non significa che stiamo affondando”.
E mentre l’opposizione incalza puntando il dito contro l’amministrazione, Girlando annuncia l’arrivo del parere dei revisori dei conti in questa settimana e un riequilibrio dell’esercizio finanziario sarà trovato entro il 15 gennaio.