L'Ars è in vacanza, seduta andata a vuoto - QdS

L’Ars è in vacanza, seduta andata a vuoto

Raffaella Pessina

L’Ars è in vacanza, seduta andata a vuoto

giovedì 17 Dicembre 2015

Pochi deputati e governo assente: aula rinviata a questa mattina. M5S: “La maggioranza festeggia lo scampato pericolo”

PALERMO – Rinviato tutto a questa mattina. L’Aula di Palazzo dei Normanni anche ieri è praticamente andata a vuoto, con pochi deputati e il Governo assente. Nel corso della breve seduta pomeridiana, il presidente di turno Giuseppe Lupo ha comunque letto il calendario dei lavori delle prossima settimane. Il Def 2016-2018, in esame attualmente in commissione Bilancio andrà all’esame dell’Aula, a partire dal 22 dicembre. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo che si è tenuta in presenza del presidente Giovanni Ardizzone e Anthony Barbagallo, assessore al Turismo nonché  rappresentante del governo. “L’Ars non ha ancora ricevuto dal governo i documenti finanziari e non potrà procedere all’apertura della sessione di bilancio”, ha detto il vice presidente Giuseppe Lupo, conclamando così il ricorso all’esercizio provvisorio.
Sempre dal 22 dicembre l’Aula di Palazzo dei Normanni discuterà la mozione 439 in materia di contenzioso Stato-Regione.
L’Ars si riunisce questa mattina per incardinare il Ddl 117 in materia di Irap del personale dei gruppi parlamentari, già contestato dalle organizzazioni sindacali interne al Palazzo per via dei pesanti tagli previsti nelle buste paga dei dipendenti.
All’ordine del giorno è previsto anche l’esame del Ddl sul demanio trazzerale,  e la discussione di tre mozioni: N. 233 – Opportune iniziative concernenti il complesso immobiliare sito a Palermo, in via Ingegneros 31; N. 494 – Iniziative urgenti finalizzate alla revoca della convenzione sottoscritta tra Regione siciliana, Università degli studi Kore di Enna e Associazione Proserpina, avente ad oggetto l’apertura di una nuova facoltà di medicina e chirurgia. N. 439 – Disdetta dell’accordo finalizzato alla rinuncia ai ricorsi in materia di legittimità costituzionale promossi innanzi alla Corte Costituzionale.
Intanto, in mancanza dei documenti finanziari, la conferenza dei capigruppo non ha potuto redigere un esatto calendario dei lavori e quindi tornerà a riunirsi solo dopo che il governo avrà presentato tali documenti per fissare la data per l’approvazione dell’esercizio provvisorio”.
Sempre il 22 dicembre, il Parlamento procederà all’approvazione del rendiconto 2014 dell’Assemblea regionale siciliana. Ieri è andata a vuoto anche la riunione della commissione Bilancio, cosa che ha impedito di votare il documento di programmazione economica e finanziaria regionale. Duro il commento del Movimento Cinquestelle: “Di nuovo in vacanza, come spessissimo quest’anno – ha detto Giorgio Ciaccio – la maggioranza oggi evidentemente era impegnata a festeggiare lontano dal palazzo lo scampato pericolo per la sfiducia a Crocetta e la certezza di poter portare a casa ancora pesantissime buste paga fino al 2017. Alla faccia di tutti i siciliani”. Il Movimento Cinquestelle all’Ars aveva presentato per la terza volta una mozione di sfiducia nei confronti del Governatore, mozione che è stata per la terza volta respinta, con 50 contrari su 80 presenti. Per l’approvazione del testo sarebbe stata necessaria la maggioranza assoluta, cioè 46 voti favorevoli.
Ha retto, quindi, la maggioranza e hanno votato no anche i gruppi che dopo il varo del quarto governo erano fortemente insoddisfatti, come Megafono e Sicilia futura. Certamente ha influito l’assegnazione di alcuni negli uffici di presidenza delle commissioni parlamentari.
Infine, torna a farsi sentire il Movimento “I Forconi” di Mariano Ferro che hanno deciso di consegnare ai deputati regionali e agli assessori pacchi dono con all’interno del letame. “Un gesto fortemente simbolico per fare capire che è tempo di dimissioni”, ha detto i leader dei piccoli agricoltori siciliani. “I pacchi dono al letame non risparmiano nessuno perchè nessuno è da salvare – dice Mariano Ferro – passando per il Pd e il Movimento Cinquestelle, fino all’opposizione, sono tutti destinatari di un pacco dono simbolico al letame perchè tutti dovrebbero vergognarsi per la non-politica che portano avanti, e dimettersi”. Conclude il leader del Forconi: “Che senso hanno le pantomimiche sfiducie del Movimento Cinquestelle? Che facciano l’unico vero atto serio e concreto. Vadano da un notaio a depositare le loro dimissioni. Lascino davvero Crocetta solo e costretto a dimettersi”.

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