In 2 anni i gruppi parlamentari hanno incassato 106 milioni di euro - QdS

In 2 anni i gruppi parlamentari hanno incassato 106 milioni di euro

Pierangelo Bonanno

In 2 anni i gruppi parlamentari hanno incassato 106 milioni di euro

venerdì 18 Dicembre 2015

Il dato emerge dal dossier elaborato recentemente da Openpolis.it (Osservatorio civico sulla trasparenza della politica italiana) denominato “Paga Pantalone”

PALERMO – Nei primi due anni della XVII Legislatura Camera e Senato hanno stanziato 106 mln di euro come contributo ai gruppi parlamentari. Il dato emerge dal dossier elaborato recentemente da Openpolis.it, denominato “Paga Pantalone”. Openpolis è un osservatorio civico sulla trasparenza della politica italiana, è indipendente poiché non riceve alcun finanziamento da partiti, politici o fondazioni e associazioni a loro riconducibili. Openpolis ha progettato e mantiene un network online che consente ai cittadini di ricevere gratuitamente e senza pubblicità un’informazione basata sui dati.
Nello specifico Openpolis si basa, anche, sul data journalism cioè sulla verifica, l’analisi e la comparazione dei dati provenienti da fonti ufficiali per fare emergere notizie e proporre un altro punto di vista. I dati del mini dossier fanno riferimento ai bilanci 2013 e 2014 dei gruppi ancora attivi attualmente in Parlamento. Per questo motivo i movimenti politici nati nel 2015 non sono stati trattati, come quelli in essere negli anni precedenti, ma attualmente sciolti.
 
La Camera e il Senato stanziano rispettivamente 32 e 21,3 Mln di euro l’anno per i gruppi parlamentari. Il totale da inizio Legislatura è di 106,7 Mln di euro. Dopo oltre due anni di Legislatura, la maggior parte dei gruppi parlamentari risulta essere in attivo. Fondi che devono essere utilizzati per portare avanti le attività politiche in Parlamento, fra dipendenti, consulenze e spese di comunicazione. Dal dossier emerge che ogni gruppo riceve un contributo per il proprio funzionamento calcolato, fra le altre cose, in base alla sua composizione, cioè più è grande e più soldi riceverà. Proprio questa stretta correlazione in una Legislatura caratterizzata dai cambi di gruppo le variazioni appaiono cospicue da un anno ad un altro.
 
L’acquisizione o la perdita di membri da parte di un gruppo influenzerà pesantemente l’ammontare dei soldi a disposizione. Per capire meglio il tutto Openpolis ha realizzato una stima di quant’è l’ammontare che i gruppi ricevono per parlamentare iscritto. Alla Camera parliamo di circa 50.000 euro a deputato, al Senato di oltre 67 mila euro a senatore. Sono solamente stime, ma permettono comunque di capire quanto si perda o si guadagni attraverso il valzer dei cambi di gruppo. Ad esempio, il Partito Democratico tra Camera e Senato riceve 1,3Mln di euro in più all’anno grazie ai 23 parlamentari entrati in corso di Legislatura. Sempre per gli stessi motivi, la diaspora degli eletti con il Popolo delle Libertà, ha portato nei bilanci dei gruppi di Forza Italia 5Mln di euro in meno all’anno. Tutti i gruppi spendono la parte principale del loro budget per il personale, in media il 70% del totale. In questa voce rientrano i dipendenti, i collaboratori e anche le consulenze.
Al netto dei consulenti, di cui non viene fornito il dettaglio, nel 2014 hanno lavorato per i gruppi parlamentari oltre 500 persone, con un rapporto di uno ogni due eletti a Palazzo Madama e Montecitorio. Non rientrano nel conteggio gli assistenti dei singoli parlamentari che fanno invece parte del loro staff personale. Le norme definiscono come le risorse, il personale e la comunicazione dei gruppi parlamentari debbano essere impegnate esclusivamente per le attività istituzionali. Quindi non per le attività politiche che invece sono di competenza del partito di cui i gruppi sono emanazione. Separare nettamente le due cose non è sempre facile e i controlli sono inesistenti. Tutti i gruppi, sia alla Camera e al Senato, hanno registrato un avanzo di esercizio.
In totale nei primi 2 anni è stato accantonato più del 16% delle risorse. Considerando entrambi i rami del Parlamento, chi ha messo da parte le cifre maggiori è stato il Partito democratico (8 Mln di euro) e il Movimento 5Stelle (4 Mln di euro).

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