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2015: un anno per i suoli

redazione

2015: un anno per i suoli

venerdì 18 Dicembre 2015

Esso è formato per il 25% da acqua, per il 25% da aria e per il 45% da sabbia

Il 2015 è stato proclamato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite «Anno internazionale dei suoli». Lo scopo principale dell’Anno internazionale dei suoli è quello di diffondere la consapevolezza dell’importanza dei suoli quali preziosi alleati del nostro sviluppo. Il suolo, infatti, è estremamente importante per la vita sulla Terra: ospita migliaia di specie che mantengono e regolano i cicli dei nutrienti e il flusso energetico tra l’atmosfera, le acque sotterranee e la vegetazione. Il suolo costituisce la base per la produzione alimentare e svolge importanti funzioni, quali ad esempio la filtrazione dell’acqua e l’immagazzinamento del carbonio. Ciò nonostante, la sua importanza viene spesso sottovalutata. Scopriamo quindi insieme che cos’è un suolo, quali sono le sue funzioni e come gestirlo in maniera sostenibile.
Il suolo è un sottile involucro che ricopre la crosta terrestre. Possiamo dire che il suolo sta al Pianeta Terra come l’epidermide sta all’uomo. Un suolo tipo è formato da:
acqua per il 25%;
aria per il 25%;
sabbia, argilla, ghiaia, cioè materiale inorganico, per il 45%;
legnetti, foglie, piccoli animali, cioè humus, per il 5%. 
In realtà un suolo è qualcosa di molto più complesso. La sua formazione dipende da cinque fattori: tipo di roccia madre, morfologia del territorio, clima, organismi viventi e tempo,  è un sistema complesso, determinato dall’interazione tra diverse variabili ambientali, geografiche e biologiche. 
Il suolo rappresenta una risorsa importantissima per l’uomo perché fornisce da sempre la base per la produzione agricola e zootecnica; funge da supporto fisico per la costruzione di infrastrutture, impianti industriali e insediamenti umani; è  deposito e fonte di materie prime come argilla, ghiaia, sabbia, torba e minerali. Bisogna però ricordare che il suolo svolge un ruolo chiave principalmente per l’intero Pianeta e le sue caratteristiche e funzioni sono essenziali per la vita sulla Terra. Così come l’aria e l’acqua, il suolo fa parte del sistema che assicura la nostra sopravvivenza. Il suolo concorre, infatti, alla conservazione del patrimonio naturale e alla salvaguardia della biodiversità; ha effetti sul microclima e sulle dinamiche climatiche di larga scala; è un serbatoio naturale di carbonio; ha funzione di mantenimento dell’assetto territoriale, in quanto fattore determinante per la stabilità dei versanti e per la circolazione idrica  sotterranea e superficiale. Il  suolo regola, inoltre, il ciclo naturale dell’acqua, dell’aria e delle  sostanze organiche e minerali, filtra e depura l’acqua, immagazzina, trasforma e decompone le sostanze. Da non sottovalutare poi la funzione naturalistica del suolo quale habitat di una grandissima varietà di specie: un quarto della biodiversità del Pianeta risiede nei suoli.
Si evince quindi che il suolo è una risorsa naturale di grande valore, un vero e proprio patrimonio naturale. Spesso, però, si sottovaluta il fatto che il suolo è una risorsa limitata, non rinnovabile. Per formare un centimetro di suolo, infatti, possono essere necessari fino a mille anni: il suo impoverimento e degrado non sono quindi recuperabili nel corso di una vita. 
Bisogna inoltre considerare che l’estensione naturale dei suoli produttivi è limitata, ad oggi, infatti, la percentuale di suolo coltivabile è pari al 12% della superficie terrestre, ma da essa dipende il 90% della produzione mondiale di cibo. Si tratta, quindi, di risorsa preziosissima, la cui salvaguardia è indispensabile per poter arrivare a sfamare i 9 miliardi di persone che saremo nel 2050: per soddisfare la crescente domanda di cibo la produzione agricola dovrà aumentare del 60% a livello globale e quasi del 100% nei Paesi in via si sviluppo. Quindi, dato che gran parte del nostro cibo dipende dai suoli è facile capire quanto sia importante mantenerli sani e produttivi. Un suolo è come un essere umano: per funzionare bene ha bisogno di godere di una buona salute.
 
Un suolo sano è in grado di ospitare una comunità diversificata di organismi, che a sua volta contribuisce, ad esempio, a riciclare i nutrienti essenziali e a migliorare la struttura del suolo. Un suolo in salute, inoltre, concorre a mitigare i cambiamenti climatici, grazie alla sua capacità di trattenere il carbonio. Infine, un suolo sano fornisce nutrienti, ossigeno, acqua e supporto alle radici delle piante che l’uomo coltiva per sfamarsi. Conservare e proteggere la salute dei suoli è quindi una priorità per invertire la tendenza del degrado del suolo e per garantire la sicurezza alimentare mondiale, sia attuale sia futura.
 
Una gestione sostenibile è possibile attraverso:
– la protezione, la bonifica e il rispristino dei suoli contaminati;
– mirate azioni e investimenti da parte dei governi;
– la promozione di normative rigorose e controlli efficaci da parte dei governi, attraverso il monitoraggio dei suoli, al fine di limitare l’accumulo di contaminanti oltre le soglie prestabilite per la salute umana;
– la diffusione di programmi efficaci di divulgazione sulla gestione sostenibile del suolo;
– la diffusione di pratiche sostenibili per la gestione dei suoli.

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