Dati Ministero Salute e Istat: beni e servizi incidono solo per il 28,7%, il personale per il 32,7%. Il forte incremento registrato in Sicilia nel settore pubblico dal 1990 al 2014
La Sanità pubblica si conferma autentica bestia nera per la Sicilia, nota dolens per antonomasia: dal 1990 al 2014 la spesa pro-capite ha subìto un aumento vertiginoso, così come documentato dal Rapporto Oasi 2015 (Osservatorio Aziende Sanitarie Italiane) redatto dall’Università Bocconi elaborando cifre fornite dal ministero della Salute e dall’Istat.
Quasi irrilevante si potrebbe definire la lieve contrazione dello 0,5% registrata tra il 2013 e il 2014.
Prendendo, invece, in esame gli ultimi ventiquattro anni, viene fuori che dai 700 € del 1990 si è passati ai 1.700 € del 2014 (toccando il valore massimo nel 2011 con 1.717 €).
Se da un lato beni e servizi incidono per il 28,7% della spesa, al personale è destinata una fetta ancora più ampia, cioè il 32,7% a fronte di una media nazionale del 31,1%.
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