Ars, Dpef bocciato bagarre e nulla di fatto - QdS

Ars, Dpef bocciato bagarre e nulla di fatto

Raffaella Pessina

Ars, Dpef bocciato bagarre e nulla di fatto

giovedì 24 Dicembre 2015

Seduta rinviata a martedì 29. Maggioranza latitante e allo sbando. Documento votato favorevolmente solo da 21 deputati

È stato bocciato dall’Aula il documento di programmazione economico finanziaria del Governo Crocetta, approvata in Giunta lunedì scorso. Nella seduta di ieri mattina era presente solo la metà dei 90 deputati e la manovra è stata votata favorevolmente solo da 21 deputati. La votazione è avvenuta con voto palese su richiesta del Movimento Cinquestelle, che ora chiede le dimissioni dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei.
 
“È la palese e plastica dimostrazione – affermano i deputati Cinquestelle – che al di là delle dichiarazioni di circostanza e dell’interessata bocciatura della mozione di sfiducia a Crocetta, questo governo non ha la maggioranza per governare una Regione ormai letteralmente allo sbando. Le numerosissime assenze oggi in Aula dimostrano, inoltre, quanto i deputati, che erano presenti in gran massa a sala d’Ercole per difendere le loro poltrone in occasione della sfiducia al governatore, tengano alle sorti della Sicilia”.
 
La maggioranza spaccata vede contro Crocetta anche i componenti del Megafono all’Ars. “Non lo abbiamo votato stamattina e non lo voteremo nemmeno successivamente. Questo Dpef – annuncia Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Megafono-Pse all’Ars – è per noi scarno di misure che sostengano la crescita del Pil, la semplificazione e lo sviluppo. Come gruppo abbiamo deciso di lasciare l’Aula quando verrà posto nuovamente in votazione”.
L’opposizione in Aula ha incalzato con interventi duri per mostrare la propria contrarietà al documento e ha chiesto al Governo di modificare il Dpef e riproporlo in commissione Bilancio dell’Ars per un nuovo esame, rinnovando l’iter parlamentare. Sicilia Futura ha disertato l’Aula. Critico Gianfranco Micciché, commissario di Forza Italia in Sicilia. “Il tonfo del Dpef all’Ars mette in ridicolo non solo il presidente della Regione Crocetta e il suo governo, ma tutta la maggioranza che si è assunta la responsabilità di sostenerli. A rimetterci sono ancora una volta la Sicilia e i siciliani, che meriterebbero ben altri amministratori”.
Difende l’operato di Baccei il capogruppo del Pd all’Ars, Alice Anselmo. “L’assessore Baccei sta ampiamente dimostrando di essere all’altezza del compito di riportare ordine nei conti della Regione, impresa complessa, in passato neppure iniziata da altri”.
E aggiunge: “Non sarà uno scivolone d’Aula, imputabile ad assenze e distrazioni non sue, a far porre in discussione la sua permanenza nel ruolo”. Intanto, la seduta è stata rinviata al 29 dicembre alle 16. Il vice presidente Giuseppe Lupo ha preso questa decisione dopo la bocciatura del Dpef e “la confusione  – ha detto Lupo – che questo ha provocato all’interno della maggioranza, non ci sono le condizioni per continuare”.
Una conferenza dei capigruppo, sempre giorno 29 alle 14, stabilirà se chiudere la precedente sessione di bilancio e aprirne una nuova con il vaglio in commissione dei nuovi testi finanziari, come vuole il regolamento; oppure abbreviare i tempi e dare corso alle richieste del Pd in direzione della la presentazione di un ordine del giorno per l’approvazione del Dpef, soluzione fortemente contestata in aula anche da settori della maggioranza. “Il sogno del Bilancio 2016 senza ricorrere all’esercizio provvisorio è svanito sotto il tiepido sole di una giornata prenatalizia”. È stato questo il commento del leader dell’opposizione di centrodestra Nello Musumeci, per il quale “l’esordio del governo quater avviene con una sconfitta nell’atto più qualificante dell’azione politica qual è appunto il bilancio. A pagarne le conseguenze saranno ovviamente le categorie più deboli”.
Infine, Margherita La Rocca Ruvolo dell’Udc è il nuovo vicepresidente della commissione antimafia di Sala d’Ercole. La deputata centrista che ha battuto la concorrenza della collega del Pd Antonella Milazzo, affiancherà il presidente Nello Musumeci, insieme a Girolamo Fazio (Misto) eletto anche lui vicepresidente.

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