Contratto Ferrovie, tempo (quasi) scaduto - QdS

Contratto Ferrovie, tempo (quasi) scaduto

Rosario Battiato

Contratto Ferrovie, tempo (quasi) scaduto

martedì 29 Dicembre 2015

Pochissime le occasioni rimaste per annunciare una firma attesa da fin troppi anni e per diversi motivi, spesso ingiustificati. Il Comitato dei pendolari: “Al via gli aumenti dal 2016, stop all’accordo Regione-Trenitalia”

PALERMO – Uno scorcio di fine anno veramente rovente e una prospettiva di inizio del nuovo che non sembra particolarmente invitante per il trasporto su rotaia dell’Isola. La Sicilia, infatti, è ancora senza un contratto di servizio, in attesa di una firma entro la fine dell’anno anche se le occasioni ormai continuano a ridursi, e con l’aumento delle tariffe già previste per il 2016, come ha denunciato ieri il comitato dei pendolari.
Lo scorso 23 dicembre è stata ufficialmente avviata all’Ars la discussione del disegno di legge che stanzia le risorse necessarie per poter firmare l’accordo di programma quadro con Trenitalia. A darne notizia è stato Vincenzo Vinciullo, deputato del Ncd, che si è augurato che proprio entro questa settimana “l’Assemblea possa approvare il disegno di legge, in modo che si possa concludere una pagina tra le più vergognose della storia siciliana, perché siamo rimasti l’unica regione a non aver firmato l’accordo”.
 
Intanto l’aria non è delle migliori all’Ars. La scorsa settimana c’è stata la batosta subita dal governo con la bocciatura del Dpef, il documento di programmazione economico-finanziaria, e proprio oggi è prevista una conferenza dei capogruppo per capire come gestire questo incidente. Anche il ddl per l’accordo con Trenitalia dovrebbe rientrare nel pacchetto da approvare entro la fine dell’anno. Si tratta, come riportato dall’intervento in aula del presidente della commissione Bilancio, di un accordo che “disciplina il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e di amministrazione in materia di servizi ferroviari di interesse regionale e locali”.
Anche i risultati di un recente sondaggio del QdS alla fonte aziendale avevano lasciato intendere la possibilità della chiusura dell’accordo in tempo per l’anno corso, ma in Sicilia non si può mai avere la certezza. L’intesa di massima, infatti, risale allo scorso giugno quando venne comunicata alla stampa l’intenzione di avviare un investimento da 190 milioni di euro per l’acquisto di nuovi convogli (40 milioni in autofinanziamento da parte di Trenitalia e due tranche di 100 e di 50 milioni di euro da parte della Regione siciliana) e la prossima definizione di un accordo che prevedeva la produzione annua di 9,5 milioni di treni-km a fronte di corrispettivi per 111,5 milioni di euro. 
Ad oggi, comunque, ancora nessuna firma. Una situazione che amplifica la potenza del fiato dei pendolari siciliani sul collo dell’amministrazione regionale, che già dal gennaio scorso detiene la gestione del trasporto ferroviario in seguito all’accordo di programma firmato nel novembre del 2014 con i ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia. “Sotto l’albero di natale la Regione siciliana – ha spiegato Giosuè Malaponti del Comitato pendolari siciliani-Ciufer – ha messo un bel pacco regalo per i circa 60 mila pendolari siciliani, un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari”.
 
Si tratta di un aumento di circa 80 euro all’anno per le famiglie siciliane, ha calcolato Malaponti, e che andrà a incidere sull’utenza. In compenso, ha continuato uno dei portavoce dei pendolari isolani, il contratto di servizio “non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di giugno”.
 

 
Salvo Pogliese (Fi): “Trenitalia e Regione infieriscono sui pendolari siciliani”
 
PALERMO – “Qualora ve ne fosse stato bisogno, ecco l’ennesimo regalo del peggior governo della storia di Sicilia, ai siciliani pendolari. Un aumento della tariffa sugli abbonamenti ferroviari del 7,7% che andra’ a gravare sul bilancio 2016 delle famiglie, massacrate di tasse in un momento in cui il lavoro continua a scarseggiare e i servizi sembrano essere sempre più precari, visto che quelli che vengono forniti sono anni luce distanti dalle aspettative degli utenti. La Regione si era impegnata a garantire a Trenitalia l’aumento tariffario del 10 percento ma a partire dal 2017, secondo l’accordo siglato tra Regione e Trenitalia a giugno. Il contratto di servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora siglato ma gli aumenti sono già inseriti in tabella”.
Lo scrive in una nota Salvo Pogliese, parlamentare europeo di Forza Italia e membro della Commissione Trasporti di Bruxelles, commentando l’aumento della tariffa per gli abbonamenti prevista da Trenitalia.

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