A Palermo la contrazione più alta d’Italia. Rapporto sulle locazioni 2015 realizzato da “Solo Affitti” con la collaborazione di Nomisma: nel capoluogo di regione -2%
PALERMO – È Palermo la città italiana che registra la maggiore contrazione nel settore degli affitti immobiliari.
È ancora una volta una città siciliana a registrare un trend negativo. Stavolta il record interessa il mercato della locazione immobiliare, di fronte ad un quadro di miglioramento generale italiano.
Questo emerge dal Rapporto sulle locazioni 2015 di Solo Affitti, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma (società di studi economici) che ha fornito una fotografia italiana basata su dati che interessano le 13 maggiori città italiane, tra cui due siciliane: Palermo e Catania.
Stando a questo studio, il mercato immobiliare si sarebbe lasciato alle spalle il periodo di crisi degli ultimi sette anni, dando il via ad una crescita, lenta ma pur sempre crescita.
E così, dopo cinque anni di contrazione, tornano a crescere i canoni di affitto in Italia (+ 1,7% nel 2015).
Ma non in Sicilia: “Il mercato immobiliare palermitano e catanese rimane debole, seppure in un quadro generale di incoraggiante miglioramento. Timidi segnali di recupero: domanda esigua e minima reazione.” – si legge nel Rapporto.
A Palermo, nel segmento delle locazioni nel settore residenziale, la flessione annuale media rallenta di quasi due punti percentuali: si passa dal -3,9% del 2014 al -2% del 2015. Per il mercato degli uffici si registra un continuo ribasso dei canoni di locazione
(-3,3%), di fronte però a tempi medi di locazione in miglioramento (da 6,2 a 5,5 mesi). Per il comparto commerciale, i canoni registrano variazioni annuali e semestrali d’eccezione se paragonate con quelle degli anni passati: nell’ultimo anno si è passati da una variazione del -6,2% al -1,8%. Segnali quindi incoraggianti, ma che richiedono costanza in un settore che fatica a rimanere stabile.
Nel corso del secondo semestre 2015 il mercato locativo residenziale catanese presenta una domanda leggermente più dinamica, ma i tempi necessari per concludere una trattativa, ormai stabili a oltre 4 mesi, mostrano come i segnali di uscita dalla crisi economica non abbiano ancora palesato i loro effetti. Nel mercato commerciale, la variazione dei canoni risulta ancora negativa: -1,9% semestrale. I rendimenti lordi medi da locazione si mantengono elevati: 8%.
Per prendere un appartamento in affitto in Italia occorrono mediamente 516 euro, che salgono a 558 euro se l’appartamento è ammobiliato e a 572 euro se dotato di garage. Nello Stivale è Milano la città più cara per gli affitti con un canone medio di 916 euro, superando Roma (809) di oltre un centinaio di euro.
Seguono Firenze (645 euro), Bologna (568 euro), Venezia (566 euro), Napoli (546 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove a Potenza (379 euro), Campobasso (381 euro), Perugia (396 euro) e Catanzaro (399 euro).
Se a livello nazionale l’aumento dei prezzi d’affitto nell’ultimo anno risulta inferiore al 2%, ci sono città dove l’incremento raggiunge la doppia cifra come a Bologna (+11,6%), Perugia (+9%) e Bari (+8,5%). Oltre la media nazionale l’aumento a Napoli (+6,3%), Genova (+5,5%) e Catanzaro (+5,2%).