Quella Classe dirigente fatta di anime morte - QdS

Quella Classe dirigente fatta di anime morte

Carlo Alberto Tregua

Quella Classe dirigente fatta di anime morte

mercoledì 06 Gennaio 2016

Italia allo sbando senza una guida

I borghesi francesi hanno fatto la Rivoluzione del 1789. In quell’occasione sono diventati cittadini e hanno agito da cittadini, cioè membri della Comunità portatori di valori, primi fra i quali i doveri e solo dopo i diritti.
Quella stagione ha accreditato la borghesia francese dei titoli per continuare a esercitare nella Comunità, a distanza di 227 anni, un’azione autorevole di guida non politica della Nazione, indicando la via alle istituzioni e controllando i risultati.
Quando la borghesia e tutto il popolo francese si sono accorti della deviazione e della insufficienza della Classe politica, Sarkozy e Hollande ne sono un palese esempio, ha reagito sia con l’astensione dal voto, ma non grave come quella italiana, sia riversando i suffragi su quel movimento di protesta che è il Front national.
Non è con la protesta che si rivolvono i problemi, ma quando chi ha compiti di guida non assolve al proprio dovere, è giusto che la protesta si manifesti nelle urne, in modo che la Classe politica sia avvertita e prenda provvedimenti.

La borghesia italiana non ha fatto alcuna rivoluzione, si è sempre appiattita su chi governava cercando di ottenere vantaggi parassitari, mettendo in secondo piano l’interesse generale a vantaggio del proprio.
Quando un popolo ha una Classe dirigente che rinuncia al proprio ruolo, va allo sbando, com’è accaduto in Italia in questi ultimi vent’anni, con la conseguenza che la Classe politica e la Classe burocratica hanno pensato di fare qualunque atto, socialmente osceno, calpestando i diritti dei cittadini più deboli e quelli della Classe media, che sono il nervo della società italiana.
Uno dei punti di forza del nostro Paese è costituito da cinque milioni di piccoli e medi imprenditori e da due milioni di professionisti: sette milioni di Partite Iva che costituiscono una forza non conosciuta in altri Paesi dell’Unione europea.
La Classe politica ha vessato questi sette milioni di cittadini che producono ricchezza e la Classe burocratica li ha trattati da sudditi.
A fronte di questi comportamenti non si è vista alcuna reazione, da parte delle sette milioni di partite Iva, salvo non andare a votare. Il che non è niente perché non ha contrastato il menefreghismo e l’egoismo di politici e burocrati.
 

Nelle regioni del Nord gli aristocratici si sono trasformati in industriali e vi è stata la nascita di moltissimi borghesi provenienti dalle classi più umili. Questi borghesi hanno avuto successo nelle attività imprenditoriali e hanno fatto diventare le otto regioni del Nord ricche e con un reddito pro capite in media con quello europeo.
Nel Sud, invece, i latifondisti, i signorotti, i feudatari hanno continuato a mantenere rendite di posizione senza apportare la necessaria innovazione per trasformare le vecchie e arcaiche attività in attività moderne e competitive.
Non si è formata, nel Sud, una vera Classe dirigente con il ruolo di guida della società e con il compito d’indirizzo della Classe politica e di controllo del buon funzionamento delle Istituzioni.
I politici e i burocrati si sono trasformati in nemici del popolo, perché hanno dimenticato il loro ruolo di servizio e i loro datori di lavoro, cioè i cittadini, che gli pagano stipendi e indennità.

Politici e burocrati hanno approvato leggi arcaiche, farraginose e complesse proprio per turlupinare i cittadini, i quali continuano a restare impotenti, anche perché manca la guida della Classe dirigente.
Il Parlamento continua a sfornare leggi anacronistiche, non scritte in italiano ma in burocratese, appositamente confusionarie perché le capiscano soltanto gli addetti ai lavori, cioè i burocrati che in questo modo possono fare tutto quello che vogliono in danno ai cittadini.
Sto leggendo la Legge 208/2015 (Stabilità 2016): essa consta di 999 commi scritti in 205 pagine. In ognuno di questi commi vi sono riferimenti a parole, frasi, altri commi di centinaia di ulteriori leggi. Cosicché la norma è incomprensibile, anche per gli esperti. Il guaio peggiore è che occorreranno centinaia di provvedimenti esecutivi per attuare questo enorme malloppo di disposizioni parlamentari. Un modo per non fare, per non correggere gli errori esistenti e per ingannare la gente.
Bell’esempio della Classe politica e di quella burocratica, nel silenzio di una Classe dirigente inesistente, fatta di anime morte.

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