Depositato Ddl Salva Riscossione Sicilia - QdS

Depositato Ddl Salva Riscossione Sicilia

Raffaella Pessina

Depositato Ddl Salva Riscossione Sicilia

mercoledì 13 Gennaio 2016

Il presidente Crocetta ci riprova ma si preannunciano già nuove polemiche. All’Ars seduta lampo e rinvio ad oggi pomeriggio

Seduta lampo ieri pomeriggio all’Assemblea regionale siciliana a causa dell’assenza del governo che ha reso impossibile la discussione delle mozioni all’ordine del giorno. Probabilmente l’adozione di un “question time”, utilizzato con successo al Parlamento nazionale, permetterebbe un più agevole svolgimento dei lavori, poiché l’assessore coinvolto nella formulazione delle risposte da fornire ai deputati saprebbe con una settimana di anticipo come organizzarsi. Invece ieri, il governo, per impegni precedenti non ha potuto essere presente e quindi la seduta è stata rinviata ad oggi pomeriggio.
C’è stato solo il tempo per gli adempimenti di rito e per incardinare il disegno di legge n. 1122 che riguarda alcune modifiche alla legge regionale n. 22 del 2015 sulle biobanche e sul trattamento dei dati personali e genetici nella sanità (per rendere compatibile il testo della legge con la normativa nazionale).
Il presidente di turno Antonio Venturino ha fissato la presentazione degli emendamenti entro questa mattina alle 11. All’ordine del giorno di oggi pomeriggio vi è anche il ddl che deroga alla legge regionale del 6 marzo del ‘76 (formazione professionale).  Il documento prevede l’ampliamento dei soggetti legittimati a presentare istanze di partecipazione al Prof: l’estensione avverrebbe anche alle cooperative e alle associazioni di lavoratori fondate da operai iscritti all’albo regionale e non più occupati presso gli enti formativi, anche se di nuova costituzione.
Sul calendario dei lavori dell’Ars è intervenuto Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. “Atteso che è già trascorsa la prima decade del mese di gennaio – ha detto Falcone – e in considerazione del fatto che la Finanziaria è giunta agli uffici dell’Ars, sarebbe opportuno che fosse convocata una conferenza dei capigruppo per stabilire il calendario dei lavori, nelle varie commissioni prima e dopo in Aula, ed eventuali finestre per alcune leggi di settore, come quella delle province, già pronte per essere incardinate”. Torna alla ribalta Riscossione Sicilia. È stato infatti depositato all’Ars il ddl del governo soprannominato “salva Riscossione Sicilia”.
Nel documento viene riproposta la norma che finanzia la società partecipata dalla Regione con l’assegnazione di due milioni e mezzo di euro sul bilancio di previsione. Il ddl non è stato ancora assegnato alla commissione Bilancio per la copertura finanziaria.
Avrebbe dovuto essere la conferenza dei capigruppo a stabilire il percorso di questo disegno di legge per il quale si prevedono molte polemiche, ma la riunione dei capigruppo è saltata e quindi sarà rinviata ad altro momento  la decisione se aprire un’apposita finestra legislativa durante la sessione di bilancio in corso per questa ricapitalizzazione.
Come si ricorderà il 29 dicembre l’Ars aveva bocciato lo stanziamento per Riscossione Sicilia con un voto trasversale, motivo per cui scaturirono aspre polemiche tra Antonio Fiumefreddo, presidente di Riscossione Sicilia e e la deputazione regionale.
 
Infine c’è da registrare una dichiarazione del leader del movimento #DiventeràBellissima, Nello Musumeci in merito alle trivellazioni in Sicilia.
“Siamo stati i primi a denunciare la vergognosa scelta del governo Crocetta sulle trivelle – ha detto Musumeci –  una scelta che ci è subito apparsa come atto di sudditanza alle lobbies. Adesso siamo pronti a una grande mobilitazione popolare. Se c’è chi pensa a sfruttare il territorio senza rispettarlo, troverà la nostra ferma opposizione”.
Per Musumeci, la Regione “è stata incapace di un piano di sviluppo sostenibile e di un vero piano industriale. Oggi – conclude – la stampa regionale ci informa che sarebbe pronto anche un progetto per Gela, la città di Crocetta, ma soprattutto quella dove insiste un polo petrolchimico che non ha mai davvero iniziato la sua riconversione”.

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