Mercato immobiliare in ripresa (+3,5%) ma in Sicilia si registra una empasse - QdS

Mercato immobiliare in ripresa (+3,5%) ma in Sicilia si registra una empasse

Dorotea Di Grazia

Mercato immobiliare in ripresa (+3,5%) ma in Sicilia si registra una empasse

mercoledì 13 Gennaio 2016

Secondo Moody’s sono aumentati gli scambi: ad influenzare il dato la diminuzione dei tassi di interesse dei mutui

CATANIA – Il mercato immobiliare, dopo un consistente periodo di crisi, è giunto a una fase di stabilizzazione. Infatti, secondo i dati forniti da Moody’s, è stato registrato un aumento di scambi del 10,8% tra luglio e settembre del 2015.
Nei primi nove mesi dell’anno le compravendite sono state 317.072 mila rispetto alle 300.859 del 2014: gli italiani stanno mostrando un forte interesse per il mercato immobiliare ma bisogna evidenziare che per ora non vi sono classi di investimenti finanziari più interessanti.
Tra i fattori che hanno giovato alla rinascita del mercato immobiliare vi è sicuramente la diminuzione dei tassi di interesse e del capitale unitario erogato che, a sua volta, ha permesso già nel 2014 una diminuzione generalizzata della rata mensile sino a una media di 631 euro. Nel dettaglio, al Sud, il tasso medio di interesse nel 2014 era 3,74% e nelle Isole era 3,55% (rispetto a una media nazionale del 3,40%).
Luca Dondi, direttore generale dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma, ha messo in luce l’importanza dei mutui per far risollevare il mercato immobiliare: “La domanda di mutui è un indicatore importante ma se messa in relazione all’offerta di mutui, si mostra positiva ma inferiore al passato. L’aumento delle compravendite è infatti di entità inferiore. Anche se la componente di mercato sostenuta dal credito è cresciuta in termini di quota passando dal 45 al 55%”. Proprio riguardo i mutui la Sicilia, nei primi nove mesi del 2015, ha inviato dei segnali contraddittori. A un aumento regionale del 15,50% per le richieste dei mutui, si contrappone la presenza di alcune province siciliane nella classifica delle venti province dove crescono meno le richieste dei mutui: troviamo infatti le province di Ragusa (con una variabilità del 40,4%), Messina (variabilità del 37 %), Caltanissetta (variabilità del 33,2%) e Trapani (31,2%).
Una ricerca condotta dall’Agenzia delle Entrate si è soffermata sull’importanza del mutuo come fattore utile a stimolare il mercato immobiare; è stato notato che nelle principali città l’acquisto delle abitazioni finanziato dal mutuo ipotecario avente come garanzia lo stesso immobile acquistato, ha registrato un maggior incremento (+15,8%) rispetto alla media nazionale (12,7%). Tra le principali città dove l’acquisto delle abitazioni è stato finanziato col mutuo ipotecario, vi è Palermo (rialzo della percentuale di adozione del mutuo ipotecario del 23,7%). In Italia la riprese del mercato immobiliare è stata fortemente condizionata dagli effetti generati dall’entrata in vigore del nuovo regime delle imposte di registro ipotecaria e catastale; questo regime è applicabile a atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari e ha comportanto un aumento degli atti di compravendita a partire dal 2014.
A livello regionale infatti si è notata una ripresa degli scambi di abitazioni (+3,5%) e proprio alle regioni appartiene la quota più consistente delle transazioni. Ma in Sicilia questa inversione di rotta non è avvenuta visto che ha l’Imi (Intensità del mercato immobiliare) più basso rispetto alle altre regioni: infatti nel territorio siciliano è stato compravenduto meno dell’uno per cento dello stock di abitazioni. E la Sicilia è indietro, anche se di poco, pure nel mercato residenziale: i comuni della provincia di Palermo infatti registrano un lieve calo (-0,2%) rispetto alla crescita nazionale del mercato residenziale (3,4%).
Il mercato immobiliare siciliano può uscire da questa empasse, approfittando della possibilità offerta dal recente e repentino desiderio dei giovani italiani di acquistare casa nelle piccole città. La Sicilia, nota per le cittadine caratteristiche e culturalmente importanti, ha tutte le carte per proporsi come valida alternativa per i più giovani che desiderano comprare casa.

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