Terra dei fuochi, dopo rapporto Iss è dura polemica sui numeri - QdS

Terra dei fuochi, dopo rapporto Iss è dura polemica sui numeri

redazione

Terra dei fuochi, dopo rapporto Iss è dura polemica sui numeri

mercoledì 13 Gennaio 2016

Mario Fusco, direttore Registro Tumori Asl 3 contesta i dati diffusi

NAPOLI – Dopo il rapporto dell’Istituto superiore di sanità che denuncia l’eccesso si morti e tumori nella Terra dei Fuochi e che lancia l’allarme per la salute dei bambini monta la polemica per le dichiarazioni di Mario Fusco direttore del Registro Tumori della Asl 3 di Napoli che in un’intervista ha parlato di “corvi” e rifiuta i dati dell’Iss che accusa di aver fornito “risultati soltanto parziali”.
“Il fenomeno dell’eccesso e dell’incidenza di mortalità generale e infantile – afferma – non riguarda solo i 17 comuni della Asl Napoli 3 sud della Terra dei Fuochi ma anche gli altri 18 comuni che non rientrano in quella etichetta. Io ho fornito tutti i dati ma sono stati omessi”.
Dichiarazioni “violentissime e particolarmente offensive” per Antonio Marfella. Oncologo al Pascale di Napoli e da sempre in prima linea nella denuncia contro lo scempio della Terra dei Fuochi che in un post su Facebook si dice “semplicemente allibito”.
“Resto stupefatto – scive – e , nel chiedere ufficialmente l’intervento di legali a tutela del buon nome nostro e dei colleghi di Iss, mi pare evidente dovere prendere atto che da troppi anni, dal 1995, non si producono dati affidabili da parte degli organi responsabili in regione Campania mentre si critica solo il lavoro degli altri”. E aggiunge: “Non mi interessa chi è corvo e chi avvoltoio, mi interessa solo che grazie a questi personaggi la speranza di vita media di ogni nostro bambino è ulteriormente diminuita da meno due anni del 2006 a meno 3.6 anni di speranza di vita media a dicembre del 2015 in provincia di napoli. La politica grazie a questi personaggi viene assolta dal continuare a non fare nulla per revertire tanto disastro…”.
Gli fa eco padre Maurizio Patriciello il prete coraggio che fra i primi ha lanciato l’allarme sul disastro che stava colpendo la sua gente e che non si stanca di puntare il dito contro chi volta la testa dall’altra parte: “Non canto vittoria. Non posso. Non ce la faccio. – scrive su Fb commentando il report dell Iss – ho il cuore a lutto questa sera. Non che mi illudessi del contrario, no. Avrei preferito, però, essere smentito. Avrei voluto dire: “Vi chiedo scusa. Mi ero sbagliato. Vi ho “ allarmato” inutilmente”. Invece “avevamo ragione noi. Bella consolazione! Solo i ciechi, i sordi, i disonesti, gli imbroglioni potevano dire il contrario”. E condivide il post di Marfella che chiama a raccolta i medici per mettere al bando chi si ostina a negare i dati dellIss, chiosando: “Dio benedica il dottor Antonio Marfella”.

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