Trivellazioni, mobilitazioni bipartisan contro il silenzio del governo Crocetta - QdS

Trivellazioni, mobilitazioni bipartisan contro il silenzio del governo Crocetta

Raffaella Pessina

Trivellazioni, mobilitazioni bipartisan contro il silenzio del governo Crocetta

giovedì 14 Gennaio 2016

I senatori siciliani del gruppo Ala contestano il rilascio di concessioni per ricerche nelle zone dell’isola di Pantelleria. Gibiino, Comitato Presidenza Fi: “Presidente della Regione prono alle lobbies dell’energia”

ROMA – I senatori siciliani del gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomie (Ala), Giuseppe Compagnone, Giuseppe Ruvolo e Antonio Scavone intervengono sulla questione delle trivellazioni in Italia, in particolare in Sicilia.
“Sulla questione delle trivellazioni urge fare chiarezza e organizzare una mobilitazione seria e all’occorrenza anche bipartisan per dire ‘no’ allo scempio del Mar Mediterraneo – hanno scritto in una nota – Siamo in attesa della decisione della Consulta che il 19 gennaio si esprimerà sull’ammissibilità dell’unico quesito referendario sulle trivelle (dei sei iniziali promossi da dieci Regioni) rimasto in piedi dopo la legge di Stabilità che ha vietato perforazioni entro le 12 miglia dalla costa”.
Purtroppo, però, il governo ha già rilasciato concessioni per ricerche nelle zone vicine alle isole Tremiti e a Pantelleria. Quella contro le trivelle è da sempre una battaglia che ha visto impegnata da tempo Alleanza Liberalpopolare in prima linea. A marzo dello scorso anno, gli stessi parlamentari hanno fatto approvare un emendamento che vietava l’utilizzo della tecnica dell’airgun e altre tecniche esplosive per le esplorazioni marittime. Ma la modifica è stata in seguito cassata dalla Camera dei Deputati.
Nella nota, i deputati nazionali insorgono contro Rosario Crocetta. “Mentre il presidente della Puglia chiede al governo di ritirare il decreto di concessione, dal presidente Crocetta arriva il solito silenzio assordante e imbarazzante. La posta in gioco, se il governatore non se ne fosse accorto, è altissima”.
I parlamentari si sono detti pronti a dare battaglia, anche se la Sicilia non figura tra le regioni promotrici del referendum, ricordando del rischio sismico cui la Sicilia andrebbe incontro “visto che nel tratto da Ragusa a Trapani insiste una struttura crostale fratturata e dislocata in cui si riscontrano sistemi vulcanici sommersi tutt’ora attivi”.
Si affianca alle critiche al Presidente della Regione siciliana anche Vincenzo Gibiino, del Comitato di presidenza di Forza Italia. “Il presidente della Regione – ha detto – sta ipotecando maldestramente il futuro della nostra Sicilia, consentendo il via libera a nuove trivellazioni nei mari che bagnano coste bellissime ricche di storie, proni alle richieste delle lobbies dell’energia”.

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