Canone Rai, ancora tanti dubbi - QdS

Canone Rai, ancora tanti dubbi

Michele Giuliano

Canone Rai, ancora tanti dubbi

martedì 19 Gennaio 2016

L'introduzione della tassa di possesso della Tv in bolletta crea molte perplessità anche sull’applicazione. Inevitabilmente in questo primo anno ci saranno errori per i possessori di più case

PALERMO – Il canone Rai in bolletta preoccupa i consumatori che stanno tempestando le varie organizzazioni di categoria con richieste di chiarimenti. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori queste preoccupazioni sono più che fondate considerato che, come previsto in Legge di stabilità, andranno incrociate le banche dati dell’Anagrafe tributaria, dell’Authority per l’energia, Acquirente Unico, ministero dell’Interno e Comuni.
Il rischio di errori, insomma, è elevato, in particolare quando l’intestatario della bolletta elettrica è diverso da chi ha pagato fino ad oggi il canone Rai. Un classico è la moglie che paga la bolletta della luce ed il marito l’abbonamento alla tv. O anche per chi paga la tariffa D3, che viene applicata sia ai residenti con impegno di potenza superiore a 3 chilowatt sia ai non residenti, che il canone, invece, non devono pagarlo. Sotto questo aspetto ci sono alcuni consigli dati dall’Unc. Anzitutto da chiarire che il pagamento del canone Rai avviene mediante addebito nella fattura per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica. La novità è che si presume la detenzione dell’apparecchio nel caso in cui esiste “un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica”. Se non è vero, per superare questa presunzione, si dovrà presentare un’autocertificazione all’Agenzia delle entrate-Direzione Provinciale I di Torino e si dovrà ripetere l’operazione ogni anno.
L’Unc consiglia poi di non fare autocertificazioni anticipate, ossia prima che vi arrivi la richiesta indebita del pagamento del canone. Continuano a dover essere comunicate le variazioni intervenute che l’utente era obbligato a trasmettere anche in passato, come il cambio di residenza. In particolare: se il consumatore ha ceduto a terzi tutti gli apparecchi televisivi in possesso si deve inviare la disdetta, dando esatta comunicazione delle generalità e indirizzo del nuovo possessore. Se non si ha più alcun televisore si deve inviare la disdetta, fornendo adeguata documentazione. Se lo si è portato in discarica, ad esempio, è bene allegare la ricevuta di rottamazione.
Nel 2016 il canone annuo ordinario è stato ridotto a 100 euro, dai 113,50 del 2015, e si pagherà a rate sulla bollette della luce a partire da luglio prossimo (la prima rata di luglio conterrà il 50 per cento del pagamento, poi da agosto a dicembre si pagherà ogni mese 1/5). Nessun cambiamento avverrà invece per chi ha l’addebito diretto in banca. “Per qualunque dubbio o chiarimento – fanno sapere in una nota dall’Agenzia delle entrate – è sempre possibile consultare il sito www.canone.rai.it”.
Chiarimenti per chi è obbligato a pagare il canone: lo si deve corrispondere anche se si ha un pc ma se dotato di sintonizzatore, in caso contrario non spetterà pagare nulla. Ogni famiglia dovrà corrispondere un solo canone, ma inevitabilmente qualche errore ci sarà magari per gli intestatari di diversi immobili facenti parte dello stesso nucleo familiare. Il pagamento si intende per famiglia “anagrafica”, secondo quanto stabilito dal dpr 223/89, quindi sono comprese anche le coppie di fatto in quei Comuni dove è stato istituito l’apposito registro.

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