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Catania – Commissioni, sedute diminuite ma il conto resta salato: oltre 1 mln

Melania Tanteri

Catania – Commissioni, sedute diminuite ma il conto resta salato: oltre 1 mln

martedì 26 Gennaio 2016

Il M5S denuncia anomalie: “Consiglieri presenti contemporaneamente in più sedute”. Proposta la riduzione del numero delle commissioni e dei loro componenti

CATANIA – Anomalie nella presenza dei consiglieri durante le Commissioni. Le ha denunciate il Movimento 5 Stelle etneo nel corso di una conferenza stampa dal Meetup di piazza della Guardia, indicando nomi e cognomi dei componenti del senato cittadino che avrebbero tenuto alcuni comportamenti “strani”, risultando presenti contemporaneamente in più incontri, o rimandendo in seduta appena qualche minuto, per poi andare a firmare in altra Commissione. E lo hanno fatto numeri alla mano, indicando anche la spesa affrontata da Palazzo degli Elefanti: oltre un milione di euro l’anno. Nel 2015, nello specifico, sono state 1.498 le sedute, per 13.272 gettoni, un po’ meno delle 1.622 dell’anno precedente, per 13.431 gettoni.
Numeri importanti per un Comune pre dissestato come quello di Catania, ma non anomali in sé: ad allarmare i “grillini” i comportamenti che gli esponenti del Movimento 5 Stelle chiamano “doni dell’ubiquità” o le presenze lampo durante le Commissioni, denunciando la Gettonopoli tutta nostrana.
“Il municipio è in serie difficoltà economiche – ha affermato la deputata nazionale, Giulia Grillo – e i consiglieri dovrebbero avere un comportamento più serio senza che si registrino casi di brevissima permanenza, ubiquità o teletrasporto”. Per questo hanno chiesto chiarimenti e lanciato alcune proposte per evitare che vengano riconosciuti compensi a chi non ne ha diritto e per mostrare alla cittadinanza l’attività dei consiglieri comuali di cui si conosce poco, a parte l’attività d’aula.
“È necessaria la massima trasparenza, che da sola dissiperebbe molte storture” – ha aggiunto la deputata dell’Ars, Gianina Ciancio. Il regolamento delle Commissioni va mutato – spiega la Ciancio – perché non si può accettare che il gettone di presenza da strumento di rimborso diventi un compenso per attività che non ci sono”.
E via con le proposte: riduzione del numero di commissioni, da 12 a 8, riduzione dei loro componenti, 11 a 8, il gettone di presenza in base al tempo di permanenza, minimo trenta minuti, e poi la pubblicazione dei verbali e la diretta streaming.
Di “errori nelle verbalizzazioni” hanno parlato invece i consiglieri comunali – la lista degli “anomali” li conta tutti, eccetto Giuseppe Castiglione, capogruppo di Grande Catania, e Daniele Bottino, capogruppo del Megafono – che hanno spiegato come spesso, la trascrizione dlel’orario non sia corretta o come, in più casi, la seduta si sia chiusa ufficialmente per poi continuare ufficiosamente. Da qui l’apparente presenza di alcuni esponenti del senato cittadino in più commissioni contemporaneamente o a pochissimi minuti di distanza.
Sul regolamento, invece, e sulle modifiche alle quali si sta lavorando ha risposto direttamente la presidente del Consiglio comunale, Francesca Raciti. “Le proposte, avanzate dai Cinque Stelle, di modifica delle regole di funzionamento di alcuni organi del Comune giungono gradite a questa Presidenza – ha replicato – che ha sempre tenuto in considerazione, a prescindere da quale parte questi arrivassero, gli spunti volti a rendere più efficiente e trasparente la macchina amministrativa dell’ente, e potranno essere prese in considerazione già nell’immediato futuro allorquando il Consiglio tratterà la relativa delibera, gia oggetto del lavoro svolto di recente dall’undicesima commissione consiliare e che sarà calendarizzata a breve tra i lavori del Consiglio Comunale”.

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