Finanziaria, spuntano emendamenti clientelari - QdS

Finanziaria, spuntano emendamenti clientelari

Raffaella Pessina

Finanziaria, spuntano emendamenti clientelari

mercoledì 10 Febbraio 2016

Un lungo elenco di finanziamenti che ricordano la famigerata Tabella H. Giambattista Coltraro (Sicilia Democratica): "Margini ristretti di manovra".

A Palazzo dei Normanni si lavora per rendere concreti il bilancio e la finanziaria regionali. Lunedì è stato approvato l’articolato del disegno di legge di Bilancio in commissione, e ieri è cominciato l’esame della Finanziaria.
“Si tratta di una legge con margini ristretti di manovra, frutto della crisi che stiamo ancora vivendo – spiega Giambattista Coltraro capogruppo di Sicilia Democratica all’Ars – ma che tutela le fasce sociali più deboli. Il nostro gruppo parlamentare – ha aggiunto – ha presentato alcuni emendamenti che mirano a risolvere i problemi dei precari degli enti locali. Riteniamo che questa Finanziaria possa sciogliere alcuni nodi cruciali, soprattutto quelli della crescita dell’occupazione e della definitiva scomparsa degli interventi a pioggia per associazioni ed enti che da decenni fagocitano le esigue risorse di cui disponiamo”.
 
Purtroppo, sono stati presentanti circa 1500/1600 emendamenti alla Finanziaria e questo probabilmente rallenterà molto i lavori per approvare i vari articoli. La commissione Bilancio, riunitasi alla presenza dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei, ha approvato anche due risoluzioni per impegnare il governo ad avviare le giornate lavorative dei forestali e a intervenire presso l’Ue e il governo centrale per arginare gli effetti degli accordi con il Marocco sui prodotti agricoli.
 
La montagna di emendamenti prevede stanziamenti di tutti i tipi e provengono da tutti i partiti. Gli argomenti riguardano finanziamenti ai teatri (Stabile e Bellini di Catania ad esempio) alla Università Kore di Enna per la quale ci sarebbe un emendamento che prevede un aumento del contributo di circa 350 mila euro. E ancora finanziamenti per associazioni musicali e culturali, insomma un lungo elenco di stanziamenti che portano soldi ad associazioni di tutte le province siciliane, elenco che ricorda molto la famosa o meglio famigerata Tabella H, che rappresentava il serbatoio  di prebende che negli anni passati serviva ai deputati per accontentare le numerose richieste che giungevano dalle zone in cui erano stati eletti. Se in commissione Bilancio si troverà l’accordo sulla Finanziaria e Bilancio è possibile che invece in Aula sia inevitabile lo scontro e non solo tra maggioranza e opposizione perché sono in molti deputati a non condividere la politica economico finanziaria dell’assessore regionale al ramo Baccei che, come è noto, è stato inviato da Roma per occuparsi dei conti siciliani.
Inoltre, la Sicilia deve ancora recuperare da Roma circa 550 milioni di euro, cifra che potrebbe verificarsi essenziale per poter approvare la Manovra per il 2016.
Sul fronte politico, il Partito Democratico è ancora alle prese con gli infiltrati del tesseramento. I presidenti delle commissioni provinciali dovranno concludere entro le prossime settimane la validazione del tesseramento, in base alle norme previste dal regolamento e dallo Statuto del Partito Democratico. è quanto è stato deciso nell’incontro che si è svolto a Palermo presenti i presidenti delle commissioni provinciali di Garanzia con il presidente della commissione regionale di Garanzia. Durante l’incontro è stata richiesta ai responsabili provinciali la massima attenzione sulle procedure di verifica del tesseramento 2015 che si è chiuso lo scorso 31 gennaio, sia per quel che riguarda i rinnovi che per i nuovi iscritti. Alla riunione aveva partecipato il segretario regionale del Pd Fausto Raciti.
 
“Le nove commissioni provinciali – ha spiegato Giovanni Bruno, presidente della commissione regionale di garanzia del Pd Sicilia – hanno il compito di validare il tesseramento, alla commissione regionale di garanzia, invece, spetta sia decidere in secondo grado su rilievi e ricorsi avanzati in primo grado e sia la validazione generale. Non ci può essere un controllo da Roma, perché serve un’attenta conoscenza del territorio. Quest’anno ci sarà maggiore attenzione e severità”. “Saranno valutate eventuali anomalie e variazioni spropositate nelle tessere rispetto al numero di abitanti. Al termine della riunione forniremo delle linee guida per rendere uniforme in tutto il territorio regionale la validazione del tesseramento”, ha concluso Bruno.
 

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