Finanziaria all'Ars, stralciati 15 articoli - QdS

Finanziaria all’Ars, stralciati 15 articoli

Raffaella Pessina

Finanziaria all’Ars, stralciati 15 articoli

mercoledì 17 Febbraio 2016

Il presidente Giovanni Ardizzone: “Saltato esame delle commissioni di merito”. Seduta lampo e rinvio della discussione ad oggi

Un percorso difficile quello della Finanziaria all’Ars. Il primo stop si è già verificato ieri pomeriggio in apertura di seduta quando il Presidente dell’assemblea, Giovanni Ardizzone, d’accordo con il presidente della Commissione Bilancio, ha comunicato il rinvio della discussione generale del documento relativo alla finanziaria all’indomani, cioè oggi. Il motivo, ha detto Ardizzone, è dovuto alla necessità di stralciare alcune norme della Finanziaria stessa tra le quali quelle relative ai contenuti della tabella H.
Per la cronaca, si tratta di finanziamenti a pioggia che annualmente vengono dati a associazioni ed enti che si occupano tra l’altro del sociale, di beni culturali e musica. Secondo Ardizzone “tali norme non hanno seguito l’iter regolamentare saltando l’esame delle commissioni di merito in evidente contrasto con il deliberato assunto dall’Ars, che prevede un bando generalizzato e in evidente contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale e con le numerose impugnative del commissario dello Stato”. Ma le revisioni della Finanziaria non si fermano qui. 
“Oltre alla tabella H alcune altre tabelle devono essere riviste – ha aggiunto Ardizzone”. Sui tagli in Finanziaria è intervenuta Alice Anselmo, capogruppo del Pd all’Ars: “La politica dei  tagli indiscriminati nel settore culturale non può proseguire se non si vuole correre il rischio di mettere la parola fine alle attività di una serie di istituzioni che tanto offrono alla Sicilia in termini di arte e di occupazione. Il Parlamento siciliano riveda la norma che prevede tagli alle assegnazioni trovando tra le pieghe del bilancio le risorse necessarie a tutelare il futuro di tutti questi”. Fra gli istituti penalizzati vi sono: l’Istituto Gramsci, il ‘museo Mandralisca’, il ‘museo delle marionette Pasqualino’, la ‘Fondazione Piccolo’, la ‘Fondazione Buttitta’ e  l’istituto di studi bizantini. Oggi quindi si replica a Sala D’Ercole, con l’inizio della discussione generale, mentre fino a venerdì sera sarà possibile presentare gli emendamenti, e la discussione sui singoli articoli a avverrà a cominciare dal prossimo lunedì. Presumibilmente,  tutta la settimana sarà impegnata nella discussione sui documenti finanziari.
Nel corso della seduta lampo di ieri c’è stata l’occasione di riparlare dello scontro avvenuto in commissione Bilancio all’Ars domenica scorsa, tra i deputati Giorgio Ciaccio del Movimento Cinquestelle e Giovanni Panepinto del Pd. Ciaccio ieri pomeriggio è voluto intervenire ribadendo la violenza verbale di Panepinto che invece ha chiesto scusa per quanto accaduto. Sulla vicenda è voluto intervenire il Presidente Ardizzone in Aula: “L’onorevole Panepinto non è un violento – ha detto –  è un sanguigno, lo conosco da anni, ma non giustifico con questa osservazione nessun comportamento”. Ciaccio ha chiesto l’istituzione di una commissione di indagine sul caso. Ardizzone ha chiesto ai due parlamentari “un confronto sul caso affinché questa discussione si possa chiudere e mi riprometto con entrambi di provare a trovare una soluzione se non dovessero bastare le scuse che il collega le ha porto in Aula”.
Primi contrasti di Vincenzo Figuccia in seno all’ufficio di presidenza dell’Ars, deputato segretario che ha deciso di non votare gli atti in discussione nella riunione dell’ufficio di presidenza svoltosi ieri mattina. “Ho ricevuto solo alle 10 la documentazione cartacea relativa all’incontro dell’ufficio di Presidenza poi svoltosi alle 11. Ho verificato che erano importanti e delicati i punti posti all’ordine del giorno, come la variazione di bilancio, l’asta pubblica per il servizio di vigilanza dell’Ars e l’autorizzazione del noleggio autovetture.
 
Per queste ragioni, ho chiesto il rinvio dell’incontro in seno all’ufficio di Presidenza. Non essendomi stato accordato ho deciso di non votare gli atti in discussione, ottenendo, tuttavia, che dalla prossima convocazione si possa avere la documentazione con congruo anticipo”. Ed ha avvertito: “Chiederò massima trasparenza negli atti dell’organismo ho già inoltrato una richiesta di chiarimenti, come quella sui bilanci, con l’attribuzione delle singole voci di spesa per capitoli, che comprendono per il 2016 uscite pari a 500.000 euro, destinati ad interventi di rifacimento dei giardini”.

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